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    La Fiorentina merita e il Franchi cancella Vlahovic, ma la Juve è fortunata: vince senza calciare in porta

    La Fiorentina merita e il Franchi cancella Vlahovic, ma la Juve è fortunata: vince senza calciare in porta

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Meritava, e di gran lunga, la Fiorentina. Ha vinto, con un’autorete, la Juventus. E, come se non bastasse, il gol è arrivato al 91’, cioè nel primo minuto dei due di recupero, ovvero a partita decisamente finita. La fortuna, ancora una volta, ha guardato dalla parte dei più forti che hanno fatto, invece, una partita piccola piccola. La seconda semifinale di Coppa Italia, dopo lo 0-0 del derby di San Siro, vede uscire vincitrice una squadra che nel primo tempo non ha mai calciato in porta e, nell’occasione del gol, si è affidata al solito cross radente di Cuadrado, entrato all’intervallo al posto del giovanissimo Akè. 

    Dire che il successo sia merito della mossa di Allegri, significherebbe esagerare. La verità è che la Juve, volendo lo 0-0, ha giocato una partita difensiva e, a tratti, del tutto passiva. Akè è uscito perché, dalla sua parte, Biraghi vinceva tutti i contrasti e attaccava pericolosamente. Cuadrado avrebbe dovuto impedirgli di prendersi la libertà del primo tempo. Il colombiano ha fatto molto di più. E non lo dico solo per il cross che ha penalizzato Venuti, costringendolo all’autogol, ma ha recuperato spesso la palla, ha accompagnato un pericoloso contropiede (chiuso male con un suo tiro da posizione defilata), ha battuto bene una punizione (sottraendola a Vlahovic), ha gestito i ritmi come un veterano quale ormai è.

    Ma Cuadrado è uno, mentre la Fiorentina è stata squadra. Fin dall’inizio ha pressato altissima e ha tenuto l’iniziativa. Di più: è andata a strapparla fin dalla costruzione bassa e assai laboriosa della Juventus. I viola hanno tirato per primi in porta (6’ Saponara, 12’ Biraghi), hanno avuto una clamorosa occasione con Bonaventura (tiro alto con la porta sguarnita dopo errore di Perin e Danilo), hanno messo Ikoné nelle condizioni di segnare (25’, lancio di Bonaventura e diagonale di destro, fuori di un palmo), hanno chiamato al tiro da fuori Torreira (35’ alto). Di Vlahovic e della Juve neanche un accenno se non un mezzo tiro del serbo che, smorzato da Milenkovic, non è neanche arrivato in porta.

    A proposito di Vlahovic e dell’accoglienza che gli ha riservato Firenze, c’è da dire che non è stata morbida, che è stata uno contestazione costante e che non sono mancati, oltre ai fischi copiosi, anche insulti razzisti. Lui ha perso l’occasione di zittire tutti al 55’ quando su lancio di De Sciglio ha guadagnato posizione con il corpo, ha difesa palla e poi l’ha accarezzata per un pallonetto che Terracciano ha deviato in angolo. E’ stata l’unica chance che ha avuto, ma ci si aspettava che facesse meglio. Invece, marcato in modo spietato sia da Milenkovic che da Igor, non ha ricevuto altre palle giocabili.

    L’opportunità per andare in vantaggio, però, l’ha avuta ancora la Fiorentina ad inizio di ripresa, naturalmente con lo scatenato Ikonè. Lanciato da Torreira, con la difesa della Juve alta, il ragazzo ha superato Pellegrini, poi ha vinto il contrasto in area con De Sciglio e con il sinistro (il suo piede) ha cercato l’angolo più lontano. L’illusione del gol si è schiantata contro il palo. Nel frattempo, come Cuadrado aveva preso il posto di Akè, Venuti aveva avvicendato Odriozola infortunato. Poi Morata per Kean. E Sottil e Cabral per Saponara e Piatek.

    La palla è stata quasi sempre sui piedi dei giocatori viola, ma quanto a pericoli la partita si è chetata. Solo una punizione di Biraghi (57’) ha scaldato le mani a Perin. E quando nelle due squadre si era ormai imposta l’idea dello 0-0, Cuadrado, servito da Rabiot, ha messo in mezzo una palla che Terracciano ha mancato (primo errore), Milenkovic ha sfiorato (secondo errore), Venuti non ha saputo addomesticare (terzo errore).

    Nonostante tutto questo, la Juve non è in finale. Tra un mese e mezzo a Torino bisogna rigiocarsi quasi tutto da capo. Per me, un gol, la Fiorentina lo fa. E allora ci sarà da divertirsi. Forse da riequilibrare quel che la malasorte ha portato via.

    TABELLINO

    Fiorentina-Juventus 0-1 (primo tempo 0-0)

     
    Marcatori: 45’+1 s.t. autogol Venuti
     
    Assist: 
     
    FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Biraghi, Milenkovic, Igor, Odriozola (1’ s.t. Venuti); Bonaventura, Torreira, Castrovilli (39’ s.t. Duncan); Saponara (20’ s.t. Sottil), Piatek (20’ s.t. Cabral), Ikoné (39’ s.t. Gonzalez) All.: Italiano.
     
    JUVENTUS (3-5-2): Perin; Danilo, De Ligt, De Sciglio; Aké (1’ s.t. Cuadrado), Locatelli, Arthur, Rabiot, Pellegrini; Vlahovic, Kean (14’ s.t. Morata). All.Allegri.
     
    Arbitro: Guida sez. Torre Annunziata 
     
    Ammoniti: 12’ s.t. Pellegrini, 26’ s.t. Bonaventura, 27’ s.t. Milenkovic, 34’ s.t. De Sciglio, 45’ s.t. Torreira.

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