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    Violamania: la Fiorentina è sparita. E a Empoli arrivano segnali inquietanti

    Violamania: la Fiorentina è sparita. E a Empoli arrivano segnali inquietanti

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    Il racconto del 2024 della Fiorentina è ad ogni aggiornamento sempre più drammatico. E diventa quasi ripetitivo ricordare che alle porte del nuovo anno la Fiorentina si trovava in solitaria al quarto posto ed oggi, in un batter d’occhio, è virtualmente all’ultima casella della parte sinistra della classifica. Com’è possibile che una squadra in lotta per la Champions League si sia oggi ritrovata a rischiare di giocare un campionato di raro anonimato come a Firenze non si era mai visto dall’arrivo di Vincenzo Italiano? Le risposte sono tante, legittime e diverse, ma la realtà sembra ormai acclarata: la Fiorentina è sparita. E la prestazione del Castellani ne è la conferma forse definitiva. Il problema principale è che oggi non sembra bruciare più nulla neanche sotto le ceneri.
     
    MOSCI – Quella vista al Castellani è una Fiorentina che sembra aver perso quella luce negli occhi che l’aveva contraddistinta anche nei momenti più difficili, quando ha sempre saputo rialzarsi anche nelle difficoltà. E se da una parte è encomiabile la caparbietà con cui Italiano difende il gruppo davanti ai microfoni, dall’altro è comprensibile la rabbia del tifoso che avrebbe gradito vedere nomi e cognomi sul banco degli imputati. E questo perché, e torniamo all’assunto iniziale del paragrafo, la squadra ha messo in mostra una prestazione a ritmi estremamente blandi e, soprattutto, non è riuscita a gestire un vantaggio arrivato grazie a un lampo di Beltran in un momento di calma apparente.
     
    IN PICCHIATA – Ma il segnale più brutto, al di là delle insufficienti prestazioni dei singoli. È che in alcuni tratti di gara la squadra dà l’impressione di non credere più nel lavoro fatto nel corso di questi mesi. Questione di ritmi e di atteggiamenti che generano inquietudine all’interno della piazza viola. Certamente non sarà così, ma la Fiorentina continua a lanciare brutti segnali dall’inizio dell’anno. E con una squadra poco e niente rinforzata nel mercato di gennaio, tocca a Italiano provare per l’ennesima volta a raccogliere i cocci.
     

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