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Violamania: la fascia è ancora nostra. Napoli, nessuna paura
Ha prevalso il buonsenso, menomale. Potremo ancora portare con noi la fascia di Davide. La Lega ha accettato la richiesta della Fiorentina – si è mossa in prima persona la proprietà, attraverso il Presidente Cognigni – e Firenze ha vinto la propria battaglia. Giusto così, il ricordo e l’amore prima degli interessi. Fortunatamente, almeno per adesso, il rispetto ha superato tutti gli altri sentimenti.
Un applauso anche alle nostre ragazze, nella nuova avventura in Champions League. Subito vittoria, all’andata, contro Il Fortuna Hjorring, in attesa dei maschietti, che sabato dovranno vedersela al ‘San Paolo’ contro il Napoli, il primo banco di prova dopo le vittorie con il Chievo e l’Udinese. Pjaca sta provando il recupero della forma migliore per esserci dal primo minuto, Simeone e Pezzella invece sono tornati solamente oggi e saranno fondamentali nella spina dorsale della formazione che affronterà i partenopei.
Chi ha da perdere? Tutte e due. Ancelotti, dopo la sconfitta di Genova; la Fiorentina, che vuol sentirsi grande e forte almeno per un po’ di tempo. L’ostacolo non è insormontabile – chiedere alla Sampdoria – ma non è sicuramente del livello delle precedenti sfide. I viola sono lanciati, contro le più forti si sono sempre comportati bene, anche con Pioli. La prestazione non mancherà, speriamo arrivi anche il risultato.
Non dobbiamo avere paura, giocarcela come sempre. Tornerà Veretout, a completare un centrocampo che potrà godere del capocannoniere Benassi – escluso inspiegabilmente da entrambe le partite della Nazionale – e un Gerson che deve continuare il processo di adattamento e inserimento. L’innesto del francese sarà di vitale importanza: duttilità e qualità davanti alla difesa. Il nuovo ruolo sarà un rischio in fase realizzativa. Nel nome dell’Europa, però, tanto vale rischiare.
Un applauso anche alle nostre ragazze, nella nuova avventura in Champions League. Subito vittoria, all’andata, contro Il Fortuna Hjorring, in attesa dei maschietti, che sabato dovranno vedersela al ‘San Paolo’ contro il Napoli, il primo banco di prova dopo le vittorie con il Chievo e l’Udinese. Pjaca sta provando il recupero della forma migliore per esserci dal primo minuto, Simeone e Pezzella invece sono tornati solamente oggi e saranno fondamentali nella spina dorsale della formazione che affronterà i partenopei.
Chi ha da perdere? Tutte e due. Ancelotti, dopo la sconfitta di Genova; la Fiorentina, che vuol sentirsi grande e forte almeno per un po’ di tempo. L’ostacolo non è insormontabile – chiedere alla Sampdoria – ma non è sicuramente del livello delle precedenti sfide. I viola sono lanciati, contro le più forti si sono sempre comportati bene, anche con Pioli. La prestazione non mancherà, speriamo arrivi anche il risultato.
Non dobbiamo avere paura, giocarcela come sempre. Tornerà Veretout, a completare un centrocampo che potrà godere del capocannoniere Benassi – escluso inspiegabilmente da entrambe le partite della Nazionale – e un Gerson che deve continuare il processo di adattamento e inserimento. L’innesto del francese sarà di vitale importanza: duttilità e qualità davanti alla difesa. Il nuovo ruolo sarà un rischio in fase realizzativa. Nel nome dell’Europa, però, tanto vale rischiare.