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    Violamania:| L'anima c'è, ma servono ritocchi

    Violamania:| L'anima c'è, ma servono ritocchi

    La Fiorentina ha un'anima. La possiede da inizio campionato visto che, a prescindere da questo brutto inizio di 2013 in termini di risultati, e di sporadici passi falsi, soprattutto fuori casa, difficilmente ha fallito sul piano della prestazione e del carattere. Ieri affrontare il Napoli non era semplice, specie perché l'assenza di Pizarro non poteva non incidere sugli equilibri di squadra; si veniva da tre sconfitte consecutive che avevano lasciato strascichi dal punto di vista psicologico, e soprattutto c'era tanta stanchezza nelle gambe visto che la maggior parte dei giocatori, in particolar modo a centrocampo, aveva giocato i 120 minuti della gara di Tim Cup contro la Roma. Contro una squadra che viene accreditata come l'anti-Juve, non solo i viola hanno tenuto botta, ma hanno giocato per larghi tratti meglio, avendo buone chance per vincere la sfida nei finali dei due tempi. Tirava una brutta aria, quasi di rassegnazione alla sconfitta, intorno allo spogliatoio gigliato, nel pre-gara del match col Napoli, e invece alla fine c'è solo rammarico per la grande occasione non colta.

    Se la Fiorentina, almeno per il momento, ha perso il treno per la futura Champions, non è certo colpa del proprio tecnico, che sta fronteggiando anche alcune emergenze in diversi reparti, a cui mancano alternative, e a cui sta mancando di fatto Stevan Jovetic, che ormai è un caso. Incidono eccome la inopinata e sfortunata sconfitta contro il Pescara e gli errori arbitrali di Udine, ma ad un gruppo così va aggiunto qualcosa di qualitativamente superiore rispetto a ciò che, ad esempio, presenta oggi la panchina. Contro il sontuoso centrocampo del Napoli si sono alternati prima Romulo e poi Migliaccio, mentre sulle fascie bisogna ringraziare la giornata 'no' di Maggio, visto che Pasqual sta finendo la benzina e Toni ci mette l'anima, ma non ha di fatto ricambi, visto che fra Ljajic e Seferovic non c'è 'la meglio gioventù' e Larrondo è un grosso punto interrogativo.

    Il mercato di gennaio è ovviamente difficile, e la Fiorentina si è già regalata, ma in chiave futura, l'importante 'gioiello' Giuseppe Rossi. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, che smorzano l'entusiasmo di chi sogna nuovi innesti di sostanza, oltre alla risoluzione del caso portieri, che certamente qualche strascico negli equilibri di gruppo lo lascia (Viviano chiarisca subito se vuole restare o andare, e comunque per lottare per la Champions servirebbe un nuovo numero 1, anche migliore del buon Neto attuale), a questa squadra urgono velocemente ritocchi di un certo spessore, specialmente sulle fasce e nel parco attaccanti. Giusto ricordarsi da dove si è partiti la scorsa estate, ovvero una sest'ultima posizione e un clima di contestazione generale, ma non investire su certezze di qualità nei prossimi giorni farebbe certamente buttare quanto di buono costruito dai Montella Boys nei primi cinque mesi. E vivere di rimpianti non sarebbe certamente un bel vivere per chi ha il viola nel cuore.

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