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    CM STADIO: Fiorentina-Napoli 1-1

    CM STADIO: Fiorentina-Napoli 1-1

    • Luca Cellini

    La Juventus può dormire sonni tranquilli. Il Napoli infatti riacciuffa una partita che stava sciaguratamente consegnando, grazie ad un errore di De Sanctis, nelle mani di una Fiorentina volenterosa ma in chiara fase involutiva e reduce da tre sconfitte consecutive, ma non riesce né a fare la partita né tantomeno a trovare il colpo per vincerla, pagando una giornata spenta del proprio centrocampo, che pur non dovendosi confrontare contro Pizarro - acciaccato in panchina -, e con una squadra viola spenta dall'impegno in Tim Cup di mercoledì scorso, si dimostra poco dinamico e assolutamente impreciso. La partita, che già per la posta in palio vive sul filo dei nervi, si riscalda già all'11' quando la Fiorentina reclama per un calcio di rigore per trattenuta di Britos su Toni. L'arbitro non lo assegna, ma da lì in poi faticherà a gestire il resto dell'incontro, ammonendo sei giocatori nel giro di venti minuti. Sono i padroni di casa a fare la gara, mentre il Napoli non trova spazi, soprattutto sulle fasce. Dopo una punizione poco alta sopra la traversa di Pasqual, i viola passano in maniera rocambolesca in vantaggio: Roncaglia prova un lancio lungo per Toni, De Sanctis esce a vuoto franando sul compagno Britos, la palla scavalca il portiere partenopeo e si infila in rete: 1-0 (32'). Che non sia la giornata di De Sanctis lo si capisce anche in chiusura di tempo, quando un nuovo fraintendimento con la sua difesa per poco non consente a Toni il tap-in vincente. Nel frattempo il Napoli aveva pareggiato, di testa, con Cavani, bravo ad anticipare di testa Roncaglia su punizione tagliata dalla sinistra di Hamsik (42'). Nel secondo tempo ci si aspetta che la vicecapolista tenti il tutto per tutto ma, a parte la mossa di Mazzarri, che al 70' fa entra Insigne per Gamberini schierando il tridente, poche sono le conclusioni che sollecitano la difesa viola: la più pericolosa al 74', con Inler da fuori area, Neto respinge in tuffo. Serve però un miracolo del numero uno viola a salvare il risultato, su colpo di testa di Pandev, sui titoli di coda della sfida (83').

    FIORENTINA

    Il portiere della Fiorentina, Neto: 'Non ho temuto di perdere la maglia da titolare dopo il terzo gol di Udine perché sono qui da tanto tempo, tutti conoscono le mie qualità. Mi è dispiaciuto aver sbagliato, ma tutti i portieri sbagliano e poi mi sono rifatto nelle ultime due partite. La parata sul colpo di testa di Pandev è stata molto importante, perché è arrivata nel secondo tempo, quando noi eravamo molto stanchi. Abbiamo giocato bene tutte e quattro le partite del 2013, siamo sulla strada giusta perché prima o poi le vittorie torneranno ad arrivare, stiamo giocando molto bene. E' stata una vittoria molto importante conquistare la maglia da titolare ed essere riconfermato. Sono molto contento di giocare nella Fiorentina, che per me è una grande squadra: è una cosa che mi rende molto orgoglioso. Gli arbitri? Devono essere altri a parlarne, non noi giocatori. La Champions League non è irraggiungibile, abbiamo iniziato da poco il girone di ritorno e c'è tempo per rimontare'.

    NAPOLI

    Il difensore del Napoli, Miguel Angel Britos: 'Sul gol della Fiorentina c'era una palla lunga, De Sanctis l'ha chiamata, ma c'ero io su Toni, poi sinceramente la voglio rivedere in tv perché voglio analizzarla. E' stato un errore della difesa. Siamo venuti qua per vincere, abbiamo fatto di tutto, non ci siamo riusciti, ma abbiamo ottenuto un punto, su un campo difficile, meritato visto l'andamento della gara. C'è rammarico per la mancata vittoria, perché con i tre punti potevamo rimanere aggrappati alla Juventus. La Fiorentina? E'una grandissima squadra, e fa un bel gioco. Lo scudetto? Non ne parliamo perché siamo abituati a preparare, come il mister fa, gara dopo gara, anche perché mancano tantissime partite, ed è difficile porsi oggi obiettivi così alti. Noi proveremo a vincere tutte le gare fino alla fine. Il ritorno di Grava e Cannavaro? E' importantissimo: Paolo è il capitano, una pedina fondamentale per noi. Siamo molto contenti che siano tornati, erano innocenti, ma noi lo sapevamo già prima della sentenza della scorsa settimana'.

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