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Violamania: Italiano torna a La Spezia e ritrova i 3 punti in trasferta. Questa Fiorentina può puntare all'Europa?
Questa gara ci da indietro una Fiorentina che, in mezzo a tante difficolta, è riuscita a costruirsi una vittoria pesante. Pesante perchè, in attesa della decisione in merito di Fiorentina-Udinese, rimette in corsa i viola per una qualificazione europea. Alzi la mano chi, ad inizio stagione, avrebbe scommesso su una Fiorentina che a metà Febbraio fosse qualificata alla semifinali di Coppa Italia e che fosse ancora in corsa per un piazzamento europeo in campionato? Ve lo dico io: pochi o quasi nessuno. La rosa infatti, al netto di 2/3 acquisti, estivi era per gran parte la stessa delle ultime due tragiche stagioni. A questo si è aggiunto a Gennaio anche la dolorosa cessione di Dusan Vlahovic, che sembrava essere il finalizzatore perfetto per questa squadra.
La squadra voleva dimostrare il che i risultati di questa stagione non erano solo merito di Vlahovic, e anche ieri si è visto sul campo: non ha mollato di un centimetro, neanche dopo l’errore dal dischetto di Piatek. A Cagliari l’errore di Biraghi tramortì un po’ la squadra, ieri l’errore del polacco è stato una sorta di molla nella testa dei giocatori: prima il gol del vantaggio poi la successiva rete di Agudelo, che ha fatto uscir fuori l’orgoglio dei viola. L’esempio lampante è Sofyan Amrabat. Rientrato titolare dopo 2 mesi (la sua ultima apparizione era stata a metà dicembre in Coppa Italia contro il Benevento) il marocchino dimostra da subito di aver il carattere ed i piedi giusti per sostituire Torreira in fase di regia. L’errore sul gol di Agudelo è da matita blu: impensabile la sua giocata quando con i viola in vantaggio avrebbe potuto sparare comodamente il pallone in tribuna. La sua prima rete in maglia viola però cancella tutto, anche le critiche che erano pronte a piovere sull’ex Verona: un segnale forte e chiaro su quello che potrà apportare alla Fiorentina di qui a fine stagione. Bene anche gli attaccanti. Piatek è l’usato sicuro di cui Vincenzo Italiano aveva bisogno: sbaglia il rigore ma fa di tutto per farsi perdonare, creando svariate occasioni e liberando gli spazi per gli inserimenti dei compagni. Per Cabral invece solo pochi minuti, che sono comunque bastati per lasciare il segno sul match: tante duelli con Erlic e Nikolau, e l’assist che libera Amrabat nell’azione del vantaggio viola. I due continueranno la loro staffetta personale.
Ultima riflessione sull’accoglienza riservata dai tifosi dello Spezia a Vincenzo Italiano. Il calcio vive di emozioni, belle e brutte che siano, e quello che ha vissuto il tecnico viola ieri sera non è niente di nuovo: è normale che i tifosi locali si siano sentiti traditi da Italiano dopo quanto successo in estate, ed è allo stesso tempo legittimo che dimostrino il loro pensiero sugli spalti. Cori, insulti e biglietti offensivi sono solo una minima parte di quello che poteva succedere, e credo che gli spezzini abbiano fatto tutto nei limiti del buon senso. Evitiamo isterismi e accuse inutili e ricordiamoci che tra poco più di due settimane sarà Dusan Vlahovic a tornare a Firenze: sappiamo benissimo che aria tira in città e sappiamo benissimo che i tifosi viola non si faranno trovare impreparati.