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    Violamania: in 11 giorni Cabral segna come nei precedenti 6 mesi. Col Milan la guarigione definitiva?

    Violamania: in 11 giorni Cabral segna come nei precedenti 6 mesi. Col Milan la guarigione definitiva?

    • Filippo Caroli
    Di certo non si può dire che la stagione della Fiorentina sia magicamente tornata a splendere. I viola si trovano ancora al dodicesimo posto in classifica con un bottino di 28 punti che non può essere considerato sufficiente. Eppure, nelle ultime due settimane i gigliati stanno raccogliendo diverse indicazioni convincenti. Perché gli ottavi di Conference League non sono un risultato banale, perché la squadra ha dimostrato di saper reagire anche nelle situazioni di difficoltà, perché le punte hanno iniziato a segnare, perché Biraghi e soci sono stati capaci di andare a Verona e regolare l’Hellas con una prova solida che scaccia, forse definitivamente, gli spettri di una retrocessione.
     
    SBLOCCATO -
    Al Bentegodi, forse per la prima volta in stagione, si è vista una Fiorentina concreta. Una squadra che sembrava la parente lontana di quella sprecona che abbiamo praticamente visto per tutto l’anno. E il merito non può che essere anche degli attaccanti, che finalmente si stanno facendo notare per i numeri in zona gol. E non possiamo, allora, non citare Cabral. Il brasiliano, con il gol al Verona, è arrivato a quota cinque reti nelle ultime quattro partite, gli stessi gol che è riuscito a segnare da inizio stagione fino al 15 febbraio scorso. Che l’ex Basilea si sia definitivamente sbloccato? Forse è ancora presto per dirlo, ma di certo c’è che l’importante investimento da più di 15 milioni spesi dalla Fiorentina per lui sta iniziando a fruttare. E Italiano finalmente si gode un centravanti degno di questo nome dopo mesi e mesi di alternanza forzata dai rendimenti a dir poco altalenanti.
     
    ARRIVA IL DIAVOLO - Ma sarebbe ingeneroso parlare solo di Cabral. Perché nello scacchiere viola sono diversi i singoli che stanno iniziando a funzionare, a partire da Mandragora, sempre più inserito nei meccanismi, passando per Quarta, tornato il difensore aggressivo ed efficace di qualche tempo fa al netto di qualche piccola amnesia, fino ad arrivare a Barak, che nel suo ex stadio si riscopre attaccante. Insomma, nella serata di Verona la Fiorentina raccoglie tanti indizi positivi pur senza rubare l’occhio in maniera così netta. Sono le prime prove di guarigione in una stagione decisamente stentata. Ma per parlare di Fiorentina guarita bisognerà dare continuità ai risultati. Magari già da sabato sera contro il Milan. Italiano è stato chiaro: “Ci manca solo di regalare una grande prestazione a casa nostra”. E quale miglior occasione del match col Diavolo.

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