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Violamania: ieri il frigo, oggi l’ambizione. La piazza è in subbuglio: serve investire e vincere in Ungheria
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VENDITORI DI PASSIONE – “Bisogna spendere per vincere”, questo uno dei cori che è risuonato ieri all’interno del Franchi e che ha riportato agli ultimi mesi della proprietà Della Valle, quelli delle monetine in via Tornabuoni. L’atmosfera non è neppure paragonabile a quella pesantissima che si respirava in quei giorni, ma l’insoddisfazione della piazza è palpabile e lo striscione che accusa la società di vendere la passione dei tifosi ne è la certificazione. Ed è difficile dimenticare la conferenza stampa della fine della scorsa stagione, quando il ds della Fiorentina Daniele Pradè pronunciò un numeor indefinito di volte la parola “ambizione”. Un termine che oggi si è trasformato in un boomerang comunicativo come accadde a Joe Barone quando parlò di “frigo pieno” per sottolineare la non necessità di effettuare acquisti durante la sessione invernale di calciomercato, salvo vedere la squadra calare vistosamente nelle settimane successive.
UNICA STRADA – C’è un solo modo per placare il fermento della piazza: investire in questi ultimissimi giorni di mercato (e di giocatori ne mancano almeno quattro) e non sbagliare l’appuntamento di giovedì contro la Puskas Akademia. Poi ci sarà tempo e modo, anche grazie alla sosta, di far nascere la Fiorentina di Palladino, ma adesso serve tamponare l’emergenza, e serve farlo velocemente fra campo e mercato.