Violamania:| Fate tornare il sorriso a Jovetic
La domanda rimbalza in Val di Fassa, come nella calura di Firenze, e non trova mai una risposta definitiva. 'Ma perché i Della Valle, che sono imprenditori prestigiosi e ambiziosi, tengono in queste condizioni di mediocrità il proprio club calcistico?'. La situazione, nel ritiro gigliato fra le Dolomiti, è sempre più paradossale. Un ritiro virtuale, visto che la squadra è lontanissima dall'essere completata, anzi al momento sono di più i giocatori demotivati e assolutamente fuori da qualsiasi progetto tecnico. Montella non sa chi far giocare, visto che anche gli elementi più rappresentativi subiscono la depressione dell'ambiente, e i tifosi non fanno altro che porsi domande, come detto, senza trovare risposte certe.
Su una cosa non ci sono dubbi: i fratelli Della Valle, in qualsiasi campo, hanno costruito un impero prestigioso e assolutamente all'avanguardia, diventando leader nei settori di riferimento e motivo di esempio. E allora perché non farlo anche nel calcio? Perché questi continui segnali che sembrano più di smobilitazione che di ricostruzione? Trovare anche un solo motivo per sorridere dalla Val di Fassa è un impresa, e pure l'arrivo dei dirigenti di cosidetta 'prima fascia', come Macia e Baiesi, non hanno dato la scossa che servirebbe. Scossa che attende, in chiave mercato, principalmente Vincenzo Montella, il quale vorrebbe iniziare finalmente a lavorare con una rosa che sia quantomeno decente - con almeno due centrocampisti di valore e un altro attaccante, oltre al già arrivato El Hamdaoui, che abbia nel suo carniere almeno dieci gol stagione -, ma anche con il giocatore più rappresentativo della rosa, Stevan Jovetic. Vedere il montenegrino, il giocatore intorno al quale ricostruire la Fiorentina, triste e nervoso, non fa bene al cuore.