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Violamania: Dragowski si prende la rivincita. Ma un pari non può cancellare 40 giorni di vittorie
LE ALI NON VOLANO – Quel che è saltato maggiormente all’occhio è la difficoltà della Fiorentina, soprattutto nella prima frazione, a creare situazioni pericolose negli ultimi metri di campo dove Sottil da una parte e Ikoné dall’altra non sono riusciti a spingere. Tant’è che la viola si è trovata in vantaggio senza neppure tirare in porta grazie alla fortunata deviazione di Wisniewski. Copione decisamente cambiato quando in campo sono entrati Nico Gonzalez e soprattutto Brekalo. Il croato, sebbene non sia mai partito titolare dal suo arrivo in riva all’Arno, è stato uno degli uomini più pericolosi in campo grazie ai suoi scatti e a un paio di conclusioni pericolose. Una, come detto, finita sul palo a Dragowski battuto. Forse l’ex Toro merita maggiore spazio.
LA VENDETTA DEL DRAGO – Gli ex in campo fra le fila spezzine erano diversi. Semplici, Zurkowski e, soprattutto, Dragowski. Ricordate cosa successe in estate? Il buon Bart venne ceduto ai liguri per la sua poca capacità di orchestrare la manovra coi piedi. Ieri, forse, ha voluto mandare un messaggio piuttosto chiaro ad Italiano con l’assist servito a Nzola direttamente su calcio di rinvio. Ciliegina sulla torta di una prestazione perfetta anche tra i pali. Insomma, fra le altre cose, la Fiorentina è stata punita dall’inevitabile legge dell’ex. E a Firenze non è certo una novità.