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Violamania: con questo Kean si vince anche con una pallonata. E la Champions non è un miraggio
DIMENTICATI - Sotto la gestione di Vincenzo Italiano, lanci e verticalità sembravano esser stati totalmente abbandonati. Un po’ per volontà del tecnico, ma soprattutto per la mancanza di un centravanti in stato di grazia come è oggi proprio Kean. Spesso la Fiorentina era schiava di sé stessa e di un possesso palla sterile e verticale che non le permetteva di far male in momenti di difficoltà o di leggera flessione. Ieri la Fiorentina era costretta ad andare a cento all’ora per sopraffare gli avversari, oggi ha nel suo arco frecce che le permettono di far male anche quando viaggia a velocità di crociera. E con questo Kean si possono portare a casa tre punti anche con una (ci scusi ancora Ranieri) vecchia e sana pallonata in avanti.
DECOLLATI - E dispiace quasi un po’ parlare di singoli in un momento in cui è tutto il gruppo a funzionare a meraviglia. Perché, dopo quattro giornate di campionato la Fiorentina sembrava destinata ad un campionato contraddistinto dalla mediocrità, adesso vola in classifica al quarto posto e a tre sole lunghezze della testa della classifica. Il merito è di tutti, soprattutto del tecnico che non ha mai smesso neppure per un istante di credere in quello che oggi è un gruppo straordinario. E oggi sì, la Fiorentina può davvero puntare alla Champions