Violamania: come fa Commisso a non accorgersi che c’è qualcosa che non va?
GIOCO - Nonostante un clima molto difficile per gli ospiti, che pagavano due categorie alla Fiorentina, militando in Serie C, il copione della partita è stato il classico dei viola nelle ultime gare. La squadra di Iachini è andata avanti per 2-0 nel primo tempo, per poi spengere completamente la luce e scoprire il fianco agli avversari. Se con lo Spezia è arrivato il pareggio e con l’Udinese è servito un super Castrovilli, ieri è stato Terracciano a esaltarsi e chiudere la porta a pochi minuti dalla fine della gara, scongiurando i supplementari che avrebbero aperto decisamente la crisi della Fiorentina. I viola non hanno idea di come gestire un risultato, e nel momento in cui dovrebbero mettere in mostra tutte le loro qualità si sciolgono.
COMMISSO - Anche stavolta non tutte le colpe sono da imputare a Beppe Iachini, ieri sostituito in panchina dal suo vice Carrillo, ma se la sua squadra non riesce a esprimere un gioco, finendo per soffrire qualsiasi sia l’avversario, qualcosa che non va c’è sicuramente. Continuare ad usare Callejon come seconda punta, per esempio, è sintomo di poca apertura tattica, insistendo su un 3-5-2 che non è fatto per i giocatori della Fiorentina. Commisso ha più volte attaccato chi lo critica o chi ha provato ad avvicinare un altro allenatore sulla panchina viola, ma forse anche lui sta facendo valutazioni diverse adesso, visto che non può essere contento della sua squadra dopo le ultime tre partite, e la Roma domenica può riaprire una crisi che pare inevitabile.