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    Violamania: c'è una Fiorentina A e una Fiorentina B, ma Sottil merita altre chances?

    Violamania: c'è una Fiorentina A e una Fiorentina B, ma Sottil merita altre chances?

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    Nelle consuete pagelle del post-partita abbiamo assegnato un 6 a Vincenzo Italiano, media aritmetica fra il 4 della prima ora di gioco e il 7 degli ultimi 30 minuti con mezzo punto in più per l’ottimo lavoro svolto sui cambi che, per fortuna sua e della Fiorentina, sono risultati decisivi. E questo perché davvero la Fiorentina nei primi 60 minuti di partita è scesa in campo come forse mai la si era vista da quando Vincenzo Italiano si è seduto sulla panchina. E questo perché, ieri sera si è avuta la conferma definitiva, esiste una differenza, probabilmente anche piuttosto ampia, fra la Fiorentina dei titolari e quella delle cosiddette seconde linee. Tanti calciatori che col Ferencvaros si giocavano una buona chance per ritagliarsi uno spazio nelle gerarchie hanno purtroppo deluso.

    RIMANDATI – Non ha brillato certamente Maxime Lopez, che è tornato a scendere in campo dopo la prova piuttosto opaca di Udine. È infatti dall’ingresso di Arthur nel secondo tempo che la squadra ha cominciato a viaggiare a giri molto più elevati riuscendo a forzare la mano e a trovare un insperato pareggio. Stesso discorso anche per Mandragora, che contro un centrocampo fisico come quello dei magiari ha fatto vedere quanto sia diventato fondamentale per lo scacchiere viola un giocatore come Duncan. Lo stesso Beltran, ancora evidentemente indietro con l’ambientamento in un contesto nuovo, deve ancora trovare la prima conclusione nello specchio della porta. La Fiorentina, al momento, non è in grado di gestire le energie per affrontare tre competizioni: troppo ampio il divario fra titolari e riserve. Un problema non da poco per una squadra che lo scorso anno ha affrontato ben due finali.

    SOTTIL NEL TUNNEL – Soprattutto, rasenta l’inspiegabile quanto è accaduto a Sottil. Alle porte della scorsa stagione ci si aspettava l’esplosione, definitiva, di un ragazzo classe ’99 che nel corso delle stagioni aveva messo in mostra enormi potenzialità. Oggi, quei lampi di talento sono stati completamente offuscati da prestazioni in continua involuzione costellate da errori anche marchiani di un calciatore ormai totalmente sfiduciato. Nonostante questo, Italiano continua a concedergli minuti ed occasioni, puntualmente sprecate nel corso di questa stagione. Un qualcosa che fa da contraltare al rendimento da fuoriclasse di un Nico Gonzalez straripante sull’altra fascia. La domanda è spontanea: merita altro spazio? Senza una svolta concreta e a breve termine viene da dire di no.
     

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