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Violamania: caro Borja, Firenze è casa tua
Sì, Sindaco, torna. La serata e una voce: Borja Valero ancora in viola. Il tentativo di Daniele Pradè, a Milano, di comune accordo con Vincenzo Montella. Lo spagnolo, il simbolo del triennio 2012-2015 e non solo, si era lasciato con tanta acredine con l'avvento di Pantaleo Corvino. Un nuovo ciclo basato sulla gioventù, nel quale l'età e l'ingaggio di Borja non erano contemplati. In questi ritorno al passato, però, tutto sembra valere. Anche un clamoroso abbraccio tra il centrocampista e Firenze.
Una trattativa non in salita, perché l'Inter vuole liberarsene - non regalandolo, ma con 2 o 3 milioni l'operazione è fattibile - e il giocatore sogna di tornare 'a casa'. Con la maglia della Fiorentina e Firenze il legame è sempre stato speciale, tra giocate e gesti d'amore. L'anagrafe parla chiaro, le prestazioni degli ultimi anni pure: ma il rapporto tra Borja e la Fiorentina non può ridursi a tutto questo. Sarebbe leader, tecnico e non solo. Perché Borja, nel centrocampo degli ultimi anni, avrebbe tranquillamente avuto il posto. E nel restyling del reparto che la Viola si prepara ad affrontare, lui potrebbe rientrarci.
Inchini, tunnel, baci al pallone. Era una squadra europea che faceva sognare con Montella e Sousa. E la maggior parte dei tifosi sarebbe contenta: sa che Borja può dare ancora tanto, che onorerebbe la maglia. Non è poco. Commisso riporta a casa i simboli e, se con Batistuta l'accordo non è ancora stato trovato, prova ad aprire il ciclo basandosi su ciò che ha funzionato in passato. Caro Borja, ti aspettiamo.
Una trattativa non in salita, perché l'Inter vuole liberarsene - non regalandolo, ma con 2 o 3 milioni l'operazione è fattibile - e il giocatore sogna di tornare 'a casa'. Con la maglia della Fiorentina e Firenze il legame è sempre stato speciale, tra giocate e gesti d'amore. L'anagrafe parla chiaro, le prestazioni degli ultimi anni pure: ma il rapporto tra Borja e la Fiorentina non può ridursi a tutto questo. Sarebbe leader, tecnico e non solo. Perché Borja, nel centrocampo degli ultimi anni, avrebbe tranquillamente avuto il posto. E nel restyling del reparto che la Viola si prepara ad affrontare, lui potrebbe rientrarci.
Inchini, tunnel, baci al pallone. Era una squadra europea che faceva sognare con Montella e Sousa. E la maggior parte dei tifosi sarebbe contenta: sa che Borja può dare ancora tanto, che onorerebbe la maglia. Non è poco. Commisso riporta a casa i simboli e, se con Batistuta l'accordo non è ancora stato trovato, prova ad aprire il ciclo basandosi su ciò che ha funzionato in passato. Caro Borja, ti aspettiamo.