Redazione Calciomercato
Violamania: Cabral mette fine ai rimpianti su Vlahovic. E ora la Fiorentina non ha più limiti
Chi di noi non ha canticchiato almeno una volta il pezzo che La Rappresentante di Lista presentò nell’edizione 2022 del Festival di Sanremo? Ecco, quello che possiamo dirvi è che nelle ultime ore a Firenze la stanno cantando un po’ tutti dopo quanto successo nelle ultime settimane. La dedica? Ovviamente per Dusan Vlahovic dato che, forse per la prima volta in oltre un anno, nella piazza viola c’è un attaccante che non lo sta facendo rimpiangere: Arthur Cabral. E mentre il serbo viene fermato al palo in quello che forse è il suo momento più difficile nella sua vita torinese, il brasiliano lascia parlare i numeri. Sono sei i gol nelle ultime sette gare. E tanto basta.
LANCIATISSIMO - Per carità, l’ambientamento dell’ex Basilea è certamente andato oltre, dato che è arrivato in riva all’Arno nell’inverno 2022 per una cifra superiore ai 15 milioni. Però Re Artù pare finalmente aver trovato la sua dimensione e, anche a Cremona in una gara fin lì non semplice, ha messo la sua firma facendosi trovare al posto giusto al momento giusto al 50’. Una rete tutt’altro che difficile, ma che conferma una volta in più l’ottimo stato di forma del centravanti viola che pare essersi definitivamente messo alle spalle gli ultimi mesi difficili e, nelle gerarchie del reparto avanzato, anche Luka Jovic. Insomma, la Fiorentina, dopo un anno e due mesi, ha un attaccante.
CHE ORCHESTRA! - Per la verità, nella Fiorentina sono tante le componenti che iniziano a funzionare, e non è un caso se la viola è prima nella classifica di serie A che prende in considerazione le ultime 4 giornate (10 punti, solo la Lazio ha ottenuto lo stesso bottino). La difesa si conferma solida, al netto di qualche piccola amnesia difensiva, le seconde linee offrono un rendimento simile a quello dei titolari e Mandragora, dopo un inizio stagione difficile, si sta confermando come un gigante nel centrocampo dei gigliati. È arrivata in ritardo, ma la Fiorentina è arrivata, eccome se è arrivata. E con un settimo posto in campionato che dista 4 punti, un ottavo di ritorno di Conference che vede Biraghi e soci avanti e una semifinale di Coppa Italia all’orizzonte contro la Cremonese è lecito aspettarsi grandi cose dal finale di stagione. E chissà che non possa essere la volta buona per Firenze di festeggiare un trofeo…