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    CremoneseMania: con la Fiorentina una gara che sa di impotenza. Resta solo la speranza matematica

    CremoneseMania: con la Fiorentina una gara che sa di impotenza. Resta solo la speranza matematica

    • Lorenzo Coelli
    La vittoria in campionato contro la Roma doveva essere quella della svolta, invece si è rivelata un fuoco di paglia. Con le due sconfitte consecutive contro Sassuolo e Fiorentina, la Cremonese è ripiombata nei bassifondi della classifica e a questo punto solo la matematica non la condanna alla retrocessione. Lo Spezia quartultimo dista dodici punti (esattamente il doppio rispetto a quanto raccolto dai grigiorossi sin qui) e lo stesso successo dei liguri sull’Inter nell’anticipo di Serie A ha demoralizzato ulteriormente un gruppo che in questa stagione non è mai riuscito ad imporsi davvero. 

    Si spiega così la grande arrendevolezza vista contro i Viola, nonostante l’importanza della gara e il solito enorme supporto di tutto lo Zini. Mister Ballardini ha deciso di schierare dall’inizio Galdames, mistero del mercato di gennaio che invece è stato uno dei migliori in campo per pericolosità e pulizia nel gioco. A deludere le aspettative sono stati invece i giocatori che sin qui stavano trascinando la Cremonese contro tutto e tutti: Valeri, Sernicola e Okereke, tutti insufficienti. Dopo la grande prestazione di Reggio Emilia Dessers si è fatto disinnescare con troppa facilità dalla difesa di Italiano, mentre Pickel dà sempre l’idea di essere un pesce fuor d’acqua nello scacchiere grigiorosso. 

    In vista del prossimo impegno di campionato contro il Monza, il compito di Ballardini sarà lavorare ulteriormente sull’aspetto mentale più che fisico: come spiegato dallo stesso ex Palermo in conferenza stampa, in allenamento il gruppo dà risposte importanti, mentre in campo la tensione della Serie A sembra spesso avere il sopravvento. La squadra di Palladino ha già dato una lezione ai grigiorossi lo scorso gennaio, quando in panchina sedeva un Alvini ufficiosamente esonerato e allontanato poche ore dopo. Stavolta tutta la piazza si augura un esito diverso: anche se sarà retrocessione, è d’obbligo cercare di rimandare il più possibile almeno la condanna matematica.

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