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    Violamania: serve muoversi sul mercato, ma basta con i 'pacchi'

    Violamania: serve muoversi sul mercato, ma basta con i 'pacchi'

    • Giacomo Brunetti
    A piccoli passi, qualcosa si muove. Forse, sarebbe stato bene iniziare il mercato con alcune certezze in entrata già definite e consolidate. Di contro, però, c’è da dire che, seppur nelle intenzioni della società ci sia la volontà di alzare il monte ingaggi, vige ancora il regime di autofinanziamento: quindi, se nessuno parte, nessuno arriva. Sulle due corsie viaggiano parallelamente, ma a velocità diverse, più vagoni. La Fiorentina è prossima a liberarsi di Maximiliano Olivera, fosse anche in prestito: 4,5 milioni di euro gettati al vento, ma il sostituto, in questo caso, farà sicuramente concorrenza a Cristiano Biraghi. Quindi, ben venga come operazione: potrà sicuramente migliorare la rosa, visto l’apporto dell’uruguaiano.
    Importante sarà non sbagliare a centrocampo. Il lentissimo ed impacciatissimo Cristoforo ha la valigia in mano: peccato, dico la verità, perché alcuni colpi - pochi - li ha messi in mostra e, dopo due infortuni gravi a Siviglia, è comprensibile uno stato di forma peggiore rispetto ad inizio carriera. Il problema è che, in questo caso, la parola “peggiore” fa rima con “giocare da fermo”. Liberarsi di un giocatore in cui ormai, in viola, non credono più neanche i raccattapalle gioverà a lui ma soprattutto ai gigliati: Cataldi ‘stuzzica’ poco, ma la Lazio sembra interessata a Cristoforo, quindi la cosa, oltre a sfiorare l’incredibile, potrebbe rivelarsi propizia. Tanti nomi, pochi fatti, fino a questo momento. Ma d’altronde, in questo mercato, è difficile agire se non hai i margini, lo dimostrano anche le altre società.

    Cose da fare ce ne sono, purtroppo senza cessioni può solo regnare l’immobilità. Pioli sta lavorando e costruendo quasi un piccolo miracolo, viste le premesse e le qualità di certi giocatori, oltre alla mancanza di riserve e alternative. La squadra è in crescendo, i risultati lo dimostrano. Che una mano arrivi dal mercato, sarebbe ignobile ed errato ridursi all’ultimo e consegnare acquisti che prima di fine febbraio non sarebbero integrati. Anche perché, ancora, c’è chi deve farlo dall’estate.

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