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Violamania: serve muoversi sul mercato, ma basta con i 'pacchi'
A piccoli passi, qualcosa si muove. Forse, sarebbe stato bene iniziare il mercato con alcune certezze in entrata già definite e consolidate. Di contro, però, c’è da dire che, seppur nelle intenzioni della società ci sia la volontà di alzare il monte ingaggi, vige ancora il regime di autofinanziamento: quindi, se nessuno parte, nessuno arriva. Sulle due corsie viaggiano parallelamente, ma a velocità diverse, più vagoni. La Fiorentina è prossima a liberarsi di Maximiliano Olivera, fosse anche in prestito: 4,5 milioni di euro gettati al vento, ma il sostituto, in questo caso, farà sicuramente concorrenza a Cristiano Biraghi. Quindi, ben venga come operazione: potrà sicuramente migliorare la rosa, visto l’apporto dell’uruguaiano.
Importante sarà non sbagliare a centrocampo. Il lentissimo ed impacciatissimo Cristoforo ha la valigia in mano: peccato, dico la verità, perché alcuni colpi - pochi - li ha messi in mostra e, dopo due infortuni gravi a Siviglia, è comprensibile uno stato di forma peggiore rispetto ad inizio carriera. Il problema è che, in questo caso, la parola “peggiore” fa rima con “giocare da fermo”. Liberarsi di un giocatore in cui ormai, in viola, non credono più neanche i raccattapalle gioverà a lui ma soprattutto ai gigliati: Cataldi ‘stuzzica’ poco, ma la Lazio sembra interessata a Cristoforo, quindi la cosa, oltre a sfiorare l’incredibile, potrebbe rivelarsi propizia. Tanti nomi, pochi fatti, fino a questo momento. Ma d’altronde, in questo mercato, è difficile agire se non hai i margini, lo dimostrano anche le altre società.
Cose da fare ce ne sono, purtroppo senza cessioni può solo regnare l’immobilità. Pioli sta lavorando e costruendo quasi un piccolo miracolo, viste le premesse e le qualità di certi giocatori, oltre alla mancanza di riserve e alternative. La squadra è in crescendo, i risultati lo dimostrano. Che una mano arrivi dal mercato, sarebbe ignobile ed errato ridursi all’ultimo e consegnare acquisti che prima di fine febbraio non sarebbero integrati. Anche perché, ancora, c’è chi deve farlo dall’estate.
Cose da fare ce ne sono, purtroppo senza cessioni può solo regnare l’immobilità. Pioli sta lavorando e costruendo quasi un piccolo miracolo, viste le premesse e le qualità di certi giocatori, oltre alla mancanza di riserve e alternative. La squadra è in crescendo, i risultati lo dimostrano. Che una mano arrivi dal mercato, sarebbe ignobile ed errato ridursi all’ultimo e consegnare acquisti che prima di fine febbraio non sarebbero integrati. Anche perché, ancora, c’è chi deve farlo dall’estate.