Getty Images
Violamania: Arthur è il miglior regista in A. E chi se ne frega se la Fiorentina è un po' più bruttina
- 2
CORTO MUSO – Uno a zero, stesso risultato della gara col Verona, impostazioni tattiche piuttosto simili anche se molto diverse nell’interpretazione. La gara col Monza è quanto di più inedito si sia visto in questi due anni e mezzo di gestione Vincenzo Italiano. Beltran stavolta si traveste da sicario e sfrutta al massimo un erroraccio di Di Gregorio che, di fatto, condanna i Brianzoli. Poi un’occasionissima, gettata al vento da Ikoné, e poco altro. La Fiorentina ha gestito in maniera magistrale fino al termine con una gara di rara attenzione tattica. Il Monza, una delle sorprese di questo campionato, non è riuscito a costruire una palla gol. Merito anche e soprattutto della disposizione in campo della Fiorentina, con Italiano che per una lunga fase di gara ha varato anche un’inedita difesa a tre. I gigliati hanno portato a casa tre punti pesantissimi col cruise control. Involuti nel gioco, più lenti e bruttini, ma la risposta possibile è una sola: chi se ne frega. E con un direttore d’orchestra così è più facile per tutti.
FARO – Con il Verona era solamente al 3%, ma è riuscito comunque a far svoltare il match dopo il suo ingresso. Ieri ha letteralmente dominato in mezzo al campo fino alla sostituzione avvenuta al 77’. 95% di passaggi riusciti, un passaggio chiave, 100% di contrasti andati a buon fine, Arthur è ormai sempre più perno di questa Fiorentina. Tecnica e visioni pure figlie della miglior scuola possibile: quella di Barcellona, che evidentemente qualcuno a Torino non apprezza. In ogni caso, è ormai fattuale come esista una Fiorentina con e senza Arthur. E la sensazione è che quando sta bene fisicamente sia il miglior regista della Serie A alla pari di un fuoriclasse come Calhanoglu. La speranza è che il fisico lo assista almeno fino a fine anno