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    Violamania:| Altro che Padre Pio...

    Violamania:| Altro che Padre Pio...

    Chi si aspettava che l'arrivo sulla panchina viola di Delio Rossi potesse portare la Fiorentina a fare un piccolo-grande miracolo, e ad invertire la sua tendenza, ormai inesorabile negli ultimi 18 mesi, di scarsi risultati e gioco inconcludente, dopo la trasferta di Palermo è rimasto certamente deluso. Chi invece conosce il calcio, e come i meccanismi di ripresa di una squadra dopo un lungo periodo di oblio siano sempre lenti, era consapevole che al tecnico riminese, subentrato poco più di tre settimane fa a Sinisa Mihajlovic, occorrerà tempo e pazienza. Il risultato uscito dallo stadio Barbera è bugiardo ma allo stesso tempo onesto. Il 2-0 dei rosanero non rispecchia l'andamento di una gara che ha visto la Fiorentina maggiormente a caccia dei tre punti, almeno fino al vantaggio del Palermo. I gigliati hanno disputato la migliore prestazione stagionale lontano da Firenze, e hanno avuto anche la sfortuna nell'essere fermati dai legni, da almeno un paio di belle parate di Benussi, e da un arbitro che, nel non dare il rigore a fine primo tempo per un tocco di mano in area siciliana, ha quantomeno compensato il 'regalo' sul fuorigioco di otto giorni prima in occasione del gol del Milan.

    Dicevamo però di un risultato anche onesto, perché ha messo in mostra tutti i limiti di una rosa che non solo continua a difettare di condizione fisica nella maggior parte dei suoi uomini - e viene da chiedersi che razza di preparazione estiva sia stata fatta a Cortina d'Ampezzo, a luglio scorso -, ma che manca totalmente di personalità e inventiva nei suoi uomini migliori. Ma quelli che ricevono lo stipendio sul conto corrente a nome Alberto Gilardino e Juan Manuel Vargas - e qui vengono presi come esempio i giocatori più rappresentativi - sono gli stessi fantasmi 'ammirati' nelle prime dodici giornate di serie A? Possibile che questa squadra sia così tanto Jovetic-dipendente che quando manca il montenegrino, unico giocatore ad aver segnato in trasferta fino ad oggi, buttare la palla in rete sia una fatica superiore a quella fatta ieri a Firenze dagli oltre 9.000 atleti che hanno concluso la 'Firenze Marathon'? Provocatoriamente, mentre il Milan organizza il proprio ritiro invernale a Dubai, verrebbe da consigliare al club viola di fare altrettanto, ma in località San Giovanni Rotondo, terra che ha dato i natali a Padre Pio. Se nonché, a pensarci bene, con Gamberini e soci, per produrre un'inversione di tendenza nei risultati servirebbe ben più di un miracolo.

    Quindi giusto fidarsi delle scelte di Delio Rossi, che ha ampio credito nei tifosi viola, e ripensare a tutta la fatica provata, prima del suo avvento, nel sopportare domeniche ben più tragiche, in termini di prestazioni e risultati. Compito della società gigliata, che ci auguriamo sempre più presente in città con i suoi vertici, anche per definire i passaggi del progetto Mercafir (i termini per l'asta pubblica sull'area designata alla costruzione del nuovo stadio scadono a fine dicembre, salvo non dover poi parlare di promessa non mantenuta), è quello di aiutare il proprio allenatore, comprando nel mercato di gennaio gente affamata e che abbia qualità. Provvedano poi i dirigenti ad un controllo sempre maggiore dei propri tesserati, che evidentemente, più che smaltire i carichi di lavoro recentemente svolti con il preparatore Vio, devono togliersi ancora, da fianchi e corpo, quegli eccessi di 'vita extracalcistica' che speriamo da oggi in avanti siano solo un triste ricordo. Giusto avere pazienza e aspettare, consapevoli però che quella classifica di serie A, che oggi è giusto non guardare, la meritano tutti in casa Fiorentina, tranne che i suoi tifosi, anche ieri eroici, in quasi un centinaio, a seguire la partita a Palermo. Recare loro scuse e ripagarli dell'ennesimo pessimo spettacolo offerto sarebbe un gesto civile, e a mio giudizio indispensabile, da parte di un club come quello gigliato che non più di quattro mesi fa, aveva stabilito con loro, e gli altri cuori viola, un 'patto' che diceva ben altro in termini di risultati da ottenere nel medio-breve periodo.

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