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Violamania. A Lecce la Fiorentina gioca solo un tempo: troppo poco per i tre punti. Kouame leader vero
IL SOLITO PESSIMO APPROCCIO ALLA GARA - Visto il netto ritardo in campionato ci si aspettava un'approccio alla partita totalmente diverso. I viola sono scesi in campo impauriti, dando la sensazione he nemmeno loro credessero più di tanto in quello che stavano facendo. Questo è forse il problema più grande di tutti: il gruppo manca oggettivamente di personalità e leadership, e situazioni complicate come quelle di ieri sera salta all'occhio subito. Nel primo tempo, benché i padroni di casa non abbiano creato chissà quante occasioni, i viola sono comunque riusciti a subire gol e sul taglio si Ceesay sono in tanti a dormire: altro sintomo di una squadra spesso in difficoltà con le piccole. Questo probabilmente perché l'attenzione non è al 100% sul campo, con la classifica che adesso comincia veramente a preoccupare. Dieci punti in dieci giornate, con le due sfida casalinghe con l'Inter e Basaksheir all'orizzonte, mettono i viola in una preoccupante situazione dove sarà vietato commettere errori.
SALVATORE DELLA PATRIA - Se alla fine la beffa è stata evitata gran parte del merito è senza ombra di dubbio di Christian Kouame, passato in poco tempo da esubero a tuttofare. Nei primi 45 minuti, con i compagni in netta difficoltà, l'ivoriano era ovunque: in continua transizione tra il continuo pressing altro sul duo centrale Pongracic-Umtiti e alcune preziose chiusure difensive su Strefezza e Banda. È l'unico a non cedere di un centimetro e a credere fino alla fine alla vittoria. Ecco se c'è un tipo di giocatore che i fiorentini apprezzano, Kouame ne è il prototipo vivente. Se tutti fossero come lui dove sarebbe adesso la Fiorentina?