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    Violamania: a Cagliari preso un bel paracadute. Super Bonaventura ma in azzurro Fagioli, che messaggio passa?

    Violamania: a Cagliari preso un bel paracadute. Super Bonaventura ma in azzurro Fagioli, che messaggio passa?

    • Filippo Caroli
     La Fiorentina per il terzo anno consecutivo è qualificata per le competizioni europee. Basterebbe questo per raccontare la gara che i viola hanno giocato a Cagliari e che ha consegnato l’ennesimo traguardo prestigioso per un Vincenzo Italiano che si appresta a lasciare la panchina gigliata non prima di aver provato a scrivere un’importantissima pagina di storia sul grande libro della Fiorentina. Per la verità, i viola qualche spauracchio all’Unipol Domus se lo sono preso e nonostante un clima festate e spensierato (o magari proprio per questo motivo) gli isolani hanno giocato una partita vera, di grande valore tecnico e che certamente non meritavano di perdere, per i valori che si sono visti in campo.
     
    PARACADUTE – Il calcio però è così, e anche l’immenso Claudio Ranieri ha voluto complimentarsi con i gigliati a fine partita. E in ogni caso, la Fiorentina ne ha giocate in abbondanza di partite in cui avrebbe meritato qualcosa di più ma non ha raccolto i frutti sperati. L’importante, come detto, è aver centrato la qualificazione europea che ha un duplice valore: da un lato permette ai viola di presentarsi alla finalissima di Atene con la testa un po’ più libera dalle tante pressioni che comunque ci saranno, dall’altro le permette di avere già in tasca un discreto paracadute nel caso in cui le cose con l’Olympiakos non dovessero andar bene. La partecipazione o meno alle coppe europee è la linea di demarcazione fra una stagione sufficiente ed una che non lo è. Una stagione in cui Bonaventura ha vissuto una vera e propria seconda giovinezza.
     

    JACK DI CUORI – L’inizio di stagione di Bonaventura è stato a dir poco scintillante e ha disegnato calcio trascinando la Fiorentina nelle zone più alte della classifica. Ha subito un calo, inevitabile e fisiologico nella parte centrale dell’annata, ma ieri ha dato dimostrazione di non avere eguali (forse in Italia) in quanto a pulizia tecnica e colpi di genio: il gol che ha aperto la partita di ieri ne è solo l’ennesima conferma. Tant’è che anche Luciano Spalletti lo aveva definito “Il nostro Bellingham” parlando di lui. Già, lo stesso Luciano Spalletti che ha deciso di convocare Fagioli, di rientro dalla squalifica per le scommesse, lasciando a casa proprio Bonaventura. Non entrando nel merito delle scelte tecniche, sovviene spontanea una domanda: qual è il messaggio che passa?
     

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