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Viola, prendi l'Europa! Atalanta e Samp erano modelli, ora non spaventano più
La Fiorentina è tornata in corsa e non vuole fermarsi. Non può fermarsi. Il rientro in gioco, nella lotta all’Europa League, è frutto di una forza inimmaginabile donata al gruppo dalla scomparsa di Astori e da un insieme di eventi che ne sono derivati. La classifica parla chiaro: il Milan e il sesto posto distano due punti, il settimo posto è stato agganciato, ma all’appello mancano sette sfide.
RILANCIO – Stefano Pioli non è nuovo a strisce consecutive positive: era accaduto alla Lazio, ci era riuscito dall’esordio sulla panchina dell’Inter. Ora, però, la sua squadra non può calare. È ferma a sei e può contare su un Simeone esploso, una difesa che ha incassato una sola rete all’interno del filotto e la rinascita, tra gli altri, di Saponara, oltre all’importante rendimento di Veretout, in primis, Benassi e compagni. Tutti al di sopra delle proprie possibilità per un unico obiettivo.
LA CHIAVE – Lo ha spiegato Simeone dopo la vittoria contro la Roma: “La nostra forza? Semplicemente Davide”. E purtroppo è così. La Fiorentina si è scoperta squadra, più di quanto già lo fosse. Ma, in particolar modo, ha trovato la maturazione di uomini. Anche Pioli ha evidenziato questo fatto, ammettendo di non aver mai avuto dubbi e di aver visto una crescita dal punto di vista morale.
MODELLI ABBATTUTI – I viola sono lì, in piena lotta. Una posizione che rappresentava una chimera fino a un mese fa. Il Milan è vicino, la tanto decantata Sampdoria è sotto – dopo essere implosa è piombata in una profonda crisi, nonostante la vittoria nello scontro diretto con l’Atalanta – e i bergamaschi stanno viaggiando con continuità e rappresentano una minaccia. Le squadre che venivano poste ad esempio, per criticare, per confrontare e ammirare chi davvero poteva sognare, ora sono a portata di mano.
RITORNO – Firenze sogna, la squadra ci crede. Certezze, sicurezza e valori. Il cammino continua: il prossimo impegno sarà contro la SPAL, poi la Lazio nel turno infrasettimanale. Vietato fare bilanci, addossarsi pressioni, anche se è innegabile che si è in piena battaglia. Sono tutte finali, la più classica delle affermazioni stimolanti deve essere il vero mantra della Fiorentina.
RILANCIO – Stefano Pioli non è nuovo a strisce consecutive positive: era accaduto alla Lazio, ci era riuscito dall’esordio sulla panchina dell’Inter. Ora, però, la sua squadra non può calare. È ferma a sei e può contare su un Simeone esploso, una difesa che ha incassato una sola rete all’interno del filotto e la rinascita, tra gli altri, di Saponara, oltre all’importante rendimento di Veretout, in primis, Benassi e compagni. Tutti al di sopra delle proprie possibilità per un unico obiettivo.
LA CHIAVE – Lo ha spiegato Simeone dopo la vittoria contro la Roma: “La nostra forza? Semplicemente Davide”. E purtroppo è così. La Fiorentina si è scoperta squadra, più di quanto già lo fosse. Ma, in particolar modo, ha trovato la maturazione di uomini. Anche Pioli ha evidenziato questo fatto, ammettendo di non aver mai avuto dubbi e di aver visto una crescita dal punto di vista morale.
MODELLI ABBATTUTI – I viola sono lì, in piena lotta. Una posizione che rappresentava una chimera fino a un mese fa. Il Milan è vicino, la tanto decantata Sampdoria è sotto – dopo essere implosa è piombata in una profonda crisi, nonostante la vittoria nello scontro diretto con l’Atalanta – e i bergamaschi stanno viaggiando con continuità e rappresentano una minaccia. Le squadre che venivano poste ad esempio, per criticare, per confrontare e ammirare chi davvero poteva sognare, ora sono a portata di mano.
RITORNO – Firenze sogna, la squadra ci crede. Certezze, sicurezza e valori. Il cammino continua: il prossimo impegno sarà contro la SPAL, poi la Lazio nel turno infrasettimanale. Vietato fare bilanci, addossarsi pressioni, anche se è innegabile che si è in piena battaglia. Sono tutte finali, la più classica delle affermazioni stimolanti deve essere il vero mantra della Fiorentina.