VIDEO Uefa, Infantino: 'Basta partite sospese per violenza'
La partita di qualificazioni europee di venerdì scorso fra Montenegro e Russia è stata sospesa per violenze, appena sei mesi dopo quella fra Albania e Serbia. Una tendenza che sta facendo suonare un campanello d'allarme nei quartieri alti della Uefa, dove risiede il segretario generale Gianni Infantino: "Non tolleriamo né accettiamo queste situazioni - le sue parole -, ma accadono e quindi dobbiamo lavorare ancora meglio sul piano della prevenzione in modo non succedano più". Il portiere russo Igor Akinfeev è stato portato all'ospedale dopo che un fumogeno lanciato dagli spalti del Gradski Stadion lo ha colpito in pieno: un'azione che ha causato la sosta di 30 minuti e, dopo una rissa fra giocatori, l'arbitro Deniz Aytekin ha detto che bastava così. Infantino insiste sul fatto che il calcio non possa continuare ad andare in questa direzione: "Una partita di calcio dovrebbe essere una festa e noi non ci fermeremo davanti a nessuno e a niente per rendere il calcio un posto sicuro. Cosa che è nella maggioranza dei casi, ma un incidente del genere è già uno di troppo, quindi raddoppiamo o triplichiamo i nostri sforzi per eradicare la violenza". Le federazioni di Russia e Montenegro sono state punite per il lancio di mortaretti e fumogeni, mentre quella montenegrina è responsabile per la sospensione della partita. La Uefa spera che le punizioni fungano finalmente da deterrente.