VIDEO Serie A, modello della Spagna per i diritti tv
Javier Tebas, presidente della Liga, promuove il rapporto 1/5.5 della Serie A per arrivare all'1/3.5 della Premier League, per quanto riguarda i diritti televisivi. "Dal mio punto di vista, è dal 2003 che parlo di una distribuzione più equa - le sue parole -. Ho sempre tenuto la stessa linea, è il modello verso cui intendiamo muoverci. Se il governo fa la sua parte, il rapporto tra la prima e l'ultima in classifica sarà di 1 a 4.5, perché oggi è di 1/6.5 e stiamo cercando di vendere i diritti tv per 1 miliardo e mezzo entro quattro o cinque stagioni, e allora la differenza tra prima e ultima sarà di 1/3.5. Inizieremo con un modello dove la prima e l'ultima sono simili all'Italia, anche se in Italia la differenza è maggiore perché è compresa tra 1 e 5.5, per cui inizieremo con 1-4.5 per poi muoverci verso il modello inglese 1/3.5 quando arriveremo alla vendita dei diritti tv su scala mondiale per un miliardo e mezzo. Ma devo anche aggiungere che se la pirateria continuerà così e nessuna legge ci aiuterà a combatterla, non arriveremo mai al miliardo e mezzo perché non ci sarà nessuna emittente che intenderà pagare certe cifre se la gente potrà guardarsi le partite gratis in streaming o con i decoder. Non eguaglieremo mai la Premier League in termini di vendite globali se la pirateria continuerà in questo modo. In Inghilterra fanno circa 600 milioni di euro con 15 milioni di abbonati e la pirateria li non è così diffusa visto che hanno dei meccanismi per combatterla. Mentre oggi in Spagna abbiamo circa 3.8 milioni di abbonati, e non so se il numero sia sceso peraltro proprio a causa della pirateria. Se non terremo sotto controllo questa questione, non riusciremo mai a crescere nella vendita dei diritti tv, né riusciremo ad arrivare ad una distribuzione più equa dei diritti, perché se non ci sono soldi da distribuire non importa quale sia la legge sulla distribuzione. Per come stanno le cose, la pirateria ci rovinerà".