VIDEO Platini: 'A 30 anni di distanza, mai più Heysel'
Appena riconfermato come presidente della Uefa, Michel Platini al congresso di Vienna afferma: "Purtroppo oggi mi trovo anche a dover riportare due situazioni preoccupanti. La prima è che in Europa stiamo assistendo un'ascesa nel nazionalismo e nell'estremismo in una capacità che non si vedeva da tanto tempo. Questo trend insidioso può anche essere osservato nei nostri stadi, visto che il calcio è un riflesso della società. Vista la popolarità del nostro sport, il calcio è un termometro efficiente per quanto riguarda le malattie del nostro continente, e quel termometro ci sta segnalando alcuni eventi preoccupanti. La seconda situazione riguarda il fatto che in queste battaglie che stiamo combattendo in qualche modo ci sentiamo abbandonati a noi stessi, eppure questo tipo di battaglie si possono vincere soltanto con l'aiuto delle autorità. Né voi, né noi siamo dei legislatori, dei giudici o degli agenti di polizia: facciamo semplicemente il possibile con i mezzi limitati che abbiamo a nostra disposizione. Per cui desidero rinnovare il mio richiamo ad una maggiore consapevolezza del problema tra le nostre autorità, in modo da poter evitare di rivivere quei tristi giorni di un passato non troppo lontano, un passato dove gli hooligans e tutti gli altri tipi di fanatici hanno fatto notizia in alcuni stadi europei. Negli ultimi mesi siamo rimasti colpiti da alcune immagini che pensavo fossero una cosa del passato, un passato che alcuni di noi hanno vissuto in prima persona. Nel mio caso, esattamente 30 anni fa. Nessuno desidera una ripetizione di questi eventi. Servono diffide più dure anche a livello europeo, e ripeto, l'istituzione di una forza di polizia europea. Questa è una cosa che ho iniziato a chiedere sin dal 2007, quando sono stato eletto alla presidenza dell'Uefa".
