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![Vialli: 'Allegri il migliore, Dybala come Messi. Higuain impari da Maradona'](https://cdn.calciomercato.com/images/2017-09/vialli.borghese.2017.2018.1440x864.jpg)
Vialli: 'Allegri il migliore, Dybala come Messi. Higuain impari da Maradona'
SU HIGUAIN - "I comportamenti di Higuain? A Maradona non ho mai visto alzare un braccio o dire una cosa nei confronti dei compagni. Mi sembra invece che a volte il Pipita mostri la sua frustrazione in maniera troppo evidente: può essere controproducente. La ricetta per i gol? Stare bene fisicamente, ritrovare brillantezza e serenità. Se lo farei giocare stasera, fossi io l'allenatore? Sì, anche perché se gioca ne fa un paio e lì finisce tutto".
SU DYBALA - "Perché Paulo ora segna così tanto? Credo che abbia trovato l'equilibrio tra essere creativo ed essere efficace. Poi c'è l'allenatore che è bravo a capirlo, e i compagni, che sanno che è meglio darla a te che a un altro. Quando arriva davanti alla porta, Dybala è uno come Messi: sceglie sempre la soluzione giusta. Significa vedere le cose prima degli altri, interpretarle e decidere per la giocata vincente. Io credo molto più nella pratica che nel talento, perché ci vuole fisico e testa, e conta come e quanto ti alleni. Dopodiché, ci sono dei giocatori toccati dal destino".
SU MANDZUKIC E PJANIC - "Come l'ho visto, di nuovo, da centravanti? Il suo unico problema è non essere stiloso, ma ha tutto del 9 di una grande squadra. Però, nel derby, mi ha impressionato un altro. Chi? Pjanic: mai visto giocare così, neppure alla Roma. E con Matuidi funziona benissimo. Ha detto che la Juve l'ha cambiato? Uno sente il privilegio di indossare quella maglia e non è cosa scontata. Si respira nell'ambiente: te la danno, sai che è in prestito e tu dovrai restituirla con la squadra in un posto migliore. E poi c'è la filosofia che non bisogna essere belli, ma bisogna vincere ed essere efficaci. È la vera bellezza".
ALLEGRI AL TOP - "Se vedo rivoluzioni all'orizzonte? No. Ma Allegri è di un'altra categoria, perché è il migliore ad analizzare le situazioni e dà lì prende le decisioni giuste: non ha neppure l'ansia per il sistema di gioco, ma aspetta che gli si riveli. Fa delle prove, sceglie, finché trova la squadra giusta. Che idea mi sono fatto di questa Juve? Che ha giocato seriamente due partite, le altre non dico in folle, ma in terza: con il Barcellona, ed è andata male, e con il Torino, ed è stata fantastica. Dico che è troppo presto per giudicare, ma aggiungo anche che mi sembra abbia svoltato. Quanto conta il primo posto nel girone? Non troppo: piuttosto, devi avere fortuna nei sorteggi. Cosa manca alla Juve per vincere la Coppa? Niente. A Cardiff sono rimasto deluso, ma due finali in tre anni dicono che la Juve c'è, fino alla fine".