Getty Images
Viaggio nella crisi del Siviglia
IL RECORD E' ORMAI LONTANO - Unai Emery era riuscito il 27 maggio 2015 a stabilire l'ennesimo record recente nella storia dei Sevillistas. Battendo per 3-2 il Dnipro nella finale di Europa League, infatti, il Siviglia si è laureta per la quarta volta campione della seconda competizione europea per club (un record detenuto in solitaria davanti a Inter, Juventus e Liverpool) e unica realtà in grado di ripetersi per due volte di fila nella vittoria del titolo (2005 e 2006 la prima volta, 2014 e 2015 la seconda).
RINNOVAMENTO FORZATO - Risultati storici, e già dimenticati perchè di anno in anno, il Siviglia è costretto, anche e soprattutto per questioni di bilancio, a rinnovare il proprio organico. Una partenza a rilento (anche se in toni minori) si era vista di fatto anche nella passata stagione, ma a favorire il rientro negli standard di rendimento era stato fondamentale il mantenimento dell'asse portante dell'11 di Emery. Una possibilità svanita nel corso dell'ultima sessione di mercato che ha visto il Siviglia privarsi di giocatori di valore assoluto come Denis Suarez, Bacca e Aleix Vidal.
DA BACCA A GAMEIRO - Se la Supercoppa Europea ha dato segnali positivi nonostante la sconfitta per 5-4, la scarsa fiducia in Immobile, il ritardo di condizione di Llorente e la rinnovata titolarità di Gameiro mettono in evidenza il vero deficit del Siviglia in questo inizio di stagione. Champions League a parte (dove il Siviglia è riuscito a vincere per 3-0 conto un Borussia Monchengladbach in crisi tanto quanto il club spagnolo), il Siviglia in Liga ha infatti effettuato 39 tiri di cui soltanto 17 verso lo specchio della porta realizzando soltanto 1 rete (su due) all'interno dell'area di rigore. Da Bacca a Gameiro la differenza è tutta in questo dato poichè l'anno scorso con l'attaccante colombiano titolare il Siviglia ha realizzato 66 dei 72 gol segnati in Liga da dentro l'area.
TOCCATO IL 'FONDO' - Se alle cessioni importanti, si aggiunge anche il problema infortuni che sta condizionando l'inizio di stagione dei Rojiblancos si ottiene il quadro completo che sta portando ad una crisi senza precedenti. Il Siviglia è da tempo un club che si è affidato ad una gestione sportiva fortemente legata a fondi d'investimento come Doyen Sport (che in passato è stato anche sponsor e finanziatore del club). Molti degli acquisti firmati dal ds Monchi sono legati al fondo maltese, tanto che lo stesso Nelio Lucas in passato ha confermato apertamente alcuni degli acquisti più importanti del club: "Kondogbia? Abbiamo finanziato e aiutato il Siviglia a comprarlo" (LEGGI QUI). Un arma che, però, si può rivelare a doppio taglio dato che costringe il Siviglia ad almeno una cessione importante in ogni stagione.
CANTIERE APERTO - Emery non cerca scuse, ma già mercoledì contro il Las Palmas è chiamato ad un cambio di rotta definitivo. Il compito proibitivo del tecnico spagnolo (anche lui della scuderia Doyen) è quello di integrare il prima possibile giocatori come Konoplyanka, Krohn-Delhi, N'Zonzi, Immobile e Llorente. Aspettando il rientro di Carrico, Pareja e Rami, per sistemare una difesa che continua a subire gol, il Siviglia è chiamato al riscatto soprattutto nella fase offensiva, vero fiore all'occhiello delle ultime stagioni dei Rojiblancos al Ramon Sanchez Pijuan.
Emanuele Tramacere - @TramacEma