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Verre storico, ecco la vera Samp di Ranieri. Chiesa, che beffa salutare Firenze con quel palo
SENZA RIBERY - La Fiorentina ha giocato per venti minuti, costruendo una sola palla-gol sciupata da Kouame che, fra Torino, Inter e Samp, ha già messo in archivio una decina di occasioni sbagliate. Intorno al 20', la Samp è entrata in partita e la Fiorentina ha cominciato a barcollare fino a prendere il gol di Quagliarella su calcio di rigore. Con l’infortunio del francese, Iachini aveva deciso di mettere Vlahovic al fianco di Kouame. La difficoltà dei viola, anche nella fase migliore del loro primo tempo, era nella parte finale dell’azione: a turno (ma più spesso Vlahovic), i due attaccanti uscivano dalla linea offensiva per appoggiare l’azione, ma un conto è se lo fai con Ribery, che illumina la scena con la sua genialità, un conto è se lo fai con giocatori di diverso spessore e di diverse caratteristiche. Come diretta conseguenza, mancava l’intesa fra i due giovani attaccanti viola. L’altro problema della Fiorentina era il ruolo di Amrabat che, in assenza di Pulgar, continua a giocare in mezzo ai tre centrali. Per essere chiari: non è il suo posto. Ranieri ha chiesto a Ramirez di controllarlo e l’ex veronese è sparito di scena. L’uruguaiano lo ha marcato senza perdere il tempo per giocare.
LA PARTITA DI CHIESA - Da capitano ha giocato forse la sua ultima gara in viola. Chiesa è ormai a un passo dalla Juventus e per questa ragione i tifosi avevano chiesto alla società di consegnargli la fascia ufficiale della Lega, non quella personalizzata col DA 13 di Davide Astori. Richiesta esaudita. Tuttavia, se davvero era l’ultima in viola, ha dato abbastanza. Non ha ripetuto la gara di San Siro, ha concluso spesso e male, ma si è battuto e l’addio, l’ultimo atto, l’ultimo gesto, si è trasformato in una beffa col palo centrato al 95'.
IL GIOCO DI RANIERI - Quanto a pali e traverse la Samp ne ha centrati due, uno con Castrovilli (a pochi centimetri dall’autorete) e uno con Candreva. Come organizzazione, come sviluppo della manovra, la Samp è stata superiore alla Fiorentina. Aveva più logica, più palleggio, più qualità collettiva. Dopo le prime due gare sbagliate, ecco la vera Samp di Ranieri. Candreva ha dato spinta e tecnica alla squadra, Ramirez (se va via, la perdita è pesantissima) ha arricchito la fase finale dell’azione, Ekdal e Thorsby non hanno mollato un centimetro e Quagliarella... Beh, Quagliarella non si smentisce mai. Ha preso il rigore (ma Ceccherini ha fatto un fallo assurdo, lo ha tirato giù per la maglia mentre il doriano aveva le spalle alla porta) e lo ha segnato, arrivando a 86 gol in A con la Samp e superando Vialli. Vlahovic ha pareggiato (cercava quel gol con tutto se stesso) mentre la Sampdoria sembrava in controllo e alla fine, con pieno merito, è arrivato il gioiello di Verre.
:(actionzone)
IL TABELLINO
Fiorentina-Sampdoria 1-2 (primo tempo 0-1)
Marcatori: 42’ p.t. Quagliarella (S), 27’ s.t. Vlahovic (F), 38’ s.t. Verre (S)
Assist: 27’s.t. Milenkovic (F), 38’ s.t. Audeso (S)
Fiorentina (3-5-2): Dragowski; Milenkovic, Ceccherini, Caceres, Chiesa, Bonaventura, Amrabat (41’s.t. Saponara), Castrovilli (26’s.t. Duncan), Biraghi, Kouame (12’s.t. Cutrone), Vlahovic. All.Iachini
Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Tonelli, Augello (38’ s.t. Regini); Candreva (23’ s.t. Leris), Thorsby, Ekdal (38’s.t. Palumbo), Damsgaard (23’s.t. Verre) ; Ramirez (23’s.t. Askildsen), Quagliarella. All. Ranieri Arbitro: Giaomelli di Trieste
Ammoniti: 24’p.t. Thorsby (S), 25’s.t. Tonelli (S), 28’ s.t. Ekdal (S)