AFP/Getty Images
Verratti: 'Sogno di giocare con Pogba'
Un Marco Verratti a 360° gradi quella che si è confessato al magazine francese So Foot, parlando di due allenatori come Ancelotti e Zeman nel suo percorso di crescita, di Mario Balotelli e del futuro, suo e dello juventino Paul Pogba: "E' un fenomeno. Se il Manchester United l'avesse fatto giocare avrebbe risposto presente. Aveva bisogno di fiducia, la Juventus gliel'ha data e lui sta dimostrando a tutti di essere uno dei migliori al mondo. Sarebbe bello giocare un giorno insieme a lui, è fortissimo. Con i grandi giocatori è tutto più facile".
Su Balotelli: "Quando parli con Mario ti da ragione su tutto. Ti dice: "Sì, hai ragione, cambierò". Ma se non è cambiato finora difficilmente cambierà. E' lui a decidere. Puoi restare un grande giocatore o diventare uno dei migliori, se non il migliore, perchè ha tutto per esserlo".
Su Ancelotti: "Un giorno mi ha detto: “Oggi farò il più grosso errore: ti farò giocare!”. Si prende addosso tutte le pressioni e le tensioni per farci giocare più tranquilli. Prepara le partite in maniera molto precisa, è un grande allenatore nella gestione del gruppo, impossibile prendersela con lui".
Sul tecnico boemo, che lo lanciò a Pescara: "L'anno con Zeman ha cambiato la mia vita. Prima tornavo a difendere solo se qualcuno si era fatto male. Con Zeman ho capito cosa vuol dire la parola fiducia. E' allora che ho iniziato a pensare al calcio 24 ore al giorno, alle piccole cose che puoi migliorare nel tuo gioco per fare la differenza. E' così che è diventato un lavoro, una responsabilità. Nessuno lavora come lui. A volte, a fine allenamento, mi veniva da vomitare per lo sforzo dopo i 20 chilometri di corsa. E' un allenamento militare".
Su Balotelli: "Quando parli con Mario ti da ragione su tutto. Ti dice: "Sì, hai ragione, cambierò". Ma se non è cambiato finora difficilmente cambierà. E' lui a decidere. Puoi restare un grande giocatore o diventare uno dei migliori, se non il migliore, perchè ha tutto per esserlo".
Su Ancelotti: "Un giorno mi ha detto: “Oggi farò il più grosso errore: ti farò giocare!”. Si prende addosso tutte le pressioni e le tensioni per farci giocare più tranquilli. Prepara le partite in maniera molto precisa, è un grande allenatore nella gestione del gruppo, impossibile prendersela con lui".
Sul tecnico boemo, che lo lanciò a Pescara: "L'anno con Zeman ha cambiato la mia vita. Prima tornavo a difendere solo se qualcuno si era fatto male. Con Zeman ho capito cosa vuol dire la parola fiducia. E' allora che ho iniziato a pensare al calcio 24 ore al giorno, alle piccole cose che puoi migliorare nel tuo gioco per fare la differenza. E' così che è diventato un lavoro, una responsabilità. Nessuno lavora come lui. A volte, a fine allenamento, mi veniva da vomitare per lo sforzo dopo i 20 chilometri di corsa. E' un allenamento militare".