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Verona, Juric: 'Siamo al 30%. Lasagna top, Ilicic diventerà un grande giocatore'
PROTOCOLLI ANTI-COVID - "Cerchiamo di viverla normalmente, i ragazzi le loro cose le fanno e devi avere fortuna. Siam tutti a rischio, ora ci sono anche le varianti, noi stiamo attenti ma non si può fare molto. L'uomo si abitua a tutto e va avanti, sperando che a noi non succeda".
MALIZIA - "Come si allena? Dopo Genova non ero arrabbiato ma dispiaciuto, perché c'erano stati tanti minuti di dominio, con occasioni offensive da gestire meglio. La squadra si costruisce pian piano: ci sono momenti in cui l'allenatore influisce poco, certe cose si acquisiscono con il tempo. Anche i giovani possono avere malizia, è difficile da allenare, poi magari se a Vieira a Genova arriva la palla e la butta via non succede nulla, invece abbiamo perso due punti".
MIRACOLI - "Più quest'anno o lo scorso? Sono due annate diverse. A questo punto l'anno scorso eravamo una squadra definita a livello di identità, questa è al 30%: dipende molto dai ragazzi, certe cose non le stiamo facendo bene, alcuni possono fare meglio, non siamo ancora chiari. Durante la partita alterniamo momenti buoni ad altri meno buoni, penso che siamo in fase di costruzione come gruppo".
LOVATO - "Ha chiesto il cambio, non stava bene. Non stava facendo una grandissima partita, ma non stava neanche giocando male".
FORMAZIONE - "Non ho ancora deciso, alcuni giocatori negli ultimi mesi hanno dato tantissimo e iniziano un po' a cedere, è normalissimo. Non è facile inserire i nuovi, oltre a Vieira e Favilli, per alzare la concorrenza. In queste settimane ci abbiamo provato per avere più scelte. Ho ancora qualche dubbio".
COMPLIMENTI - "Ieri, oltre a Pazzini, è venuto a trovarci anche Pessina e sono state due belle visite. Con i ragazzi sono chiaro, dipende tutto da loro. Siamo in un momento positivo nell'espressione del nostro calcio, ma dipende molto da loro. Da quanto migliorerà chi è ancora un po' sotto e da che contributo daranno i nuovi. Possiamo andare in tutte le direzioni, speriamo di prendere quella giusta. Ci vuole anche un po' di fortuna, che contribuisce a darti fiducia: è tutto nelle mani dei miei giocatori. I complimenti poi fanno piacere, sapendo però che nel calcio può cambiare tutto in due settimane".
LASAGNA - "Kevin è top, forse sono io che vedo il calcio in un modo diverso. Quando vedo un giocatore così sono felice: come si è creato le occasioni, i movimenti che ci hanno permesso di ripartire, quando uno fa così non mi soffermo sull'errore. Dall'inizio abbiamo preso questa strada sapendo chi siamo, tolleriamo gli errori, non gli atteggiamenti sbagliati. I nostri giocatori non sono top player, quando commettono errori non è un problema, lo è quando sbagliano atteggiamento".
STURARO E VIEIRA - "Sono due ottimi giocatori. Vieira ha avuto tanta sfortuna e non è facile reinserirlo, ma abbiamo bisogno di loro se vogliamo mantenere un livello alto".
INFERMERIA - "Ceccherini si è allenato con la squadra ed è un'opzione, Dawidowicz c'è. Rimane Benassi che ha ancora qualche problema. Mi dispiace molto per Ruegg: ha un problema alla caviglia che fatichiamo a risolvere".
DIMARCO - "Voglio averne tre che possano fare tutto, che non comportino svantaggi. Con il terzo a sinistra abbiamo qualche problema, specie dopo la partenza di Empereur non abbiamo uno lì che fa entrambe le fasi bene. Vorrei andare più su questa strada, su difensori che cerco di migliorare sotto l'aspetto del gioco".
ILIC - "Non sono sorpreso. Dai primi allenamenti mi aveva trasmesso intelligenza e voglia di lavorare. Il City sceglie giocatori ben precisi. Lui non è neanche al 20%: ci sono aspetti che non vanno bene e in cui deve migliorare, ma attribuibili alla giovane età. Ha un margine di miglioramento assoluto, è nelle prime fasi della sua crescita. Poi vediamo come crescerà, deve migliorare fisicamente ma ha appena iniziato: in quattro o cinque anni, se tutto va bene, può diventare un giocatore importante".