Verona-Inter, l'analisi di Benny Carbone
Questa sera al Bentegodi si affrontano il Verona di Mandorlini (con il 4-3-3) e l'Inter di Mazzarri (con il 3-5-2): due squadre che vogliono cercare di centrale l'obiettivo dell'Europa League.
L'approccio migliore è stato quello dell'Inter con diverse azioni pericolose, venute soprattutto dal lato di Jonathan, non finalizzate dal giovane Icardi. Il Verona ha sempre cercato di attaccare in avanti, l'Inter piazzandosi con un 4-5-1 scegliendo, in fase di non possesso, di occupare le linee di passaggio centrali lasciando sfogo sui quinti (Jonathan e D'Ambrosio) della squadra di Mazzarri che hanno creato numerose occasioni pericolose. In fase di possesso Mandorlini cerca di sfruttare i tagli di Romulo e Iturbe per lasciare le corsie libere agli interni (Sala e Marquinho) e ai terzini. Mazzarri ha preparato benissimo la partita: fa uscire sui terzini del Verona (Cacciatore e Albertazzi) gli interni (Guarin ed Hernanes), abbassa i suoi quinti in copertura sugli esterni alti (Romulo e Iturbe), il centrale di parte copre l'uscita del quinto ed è pronto a seguire il taglio dell'interno (o del terzino), lasciando un due contro uno centralmente contro Toni con il quinto opposto pronto a legarsi alla difesa. Stasera mi ha molto impressionato il passaggio dalla transizione positiva e quella negativa della squadra nerazzurra: le linee di centrocampo e di difesa riescono subito a compattarsi e a fare densità.
PRIMO TEMPO - Dopo alcune buone occasioni, arriva al 13' il gol dell'Inter: ottima azione di Jonathan che, con un ottimo cross, serve Palacio che insacca alle spalle di Rafael. Dopo il gol, la squadra di Mazzarri attende il Verona nella sua metà campo con l'intento di ripartire con transizioni veloci, ma non riuscendoci a causa di diversi passaggi sbagliati in uscita. In compenso emerge il gioco del Verona, che ha avuto diverse occasioni per pareggiare la partita e in particolare un rigore non concesso per un fallo su Toni. Le squadre, alla fine di un bel primo tempo, vanno a riposo sul punteggio di 1-0.
SECONDO TEMPO - All'inizio del secondo tempo è il Verona a imporre i ritmi di gioco: pressa alto l'Inter e si rende pericolosa soprattutto con Iturbe che, sebbene si trovi sulla sinistra e non riesca a rientrare sul suo piede preferito come al solito, riesce a rendersi pericoloso con delle giocate di personalità. L'intensità si abbassa, l'Inter sbaglia meno palle in uscita e riesce a servire con continuità Jonathan (la cui prestazione va sottolineata sia sul piano atletico che su quello tattico) che continua a rendersi pericoloso con le sue percussioni (a causa della mancata copertura difensiva di Iturbe) segnando il secondo gol della squadra del tecnico toscano. La fase offensiva dell'Inter è cambiata e, a mio parere, in positivo: porta sempre 4-5 giocatori in attacco con un costante apporto da parte dei due interni Guarin e Hernanes. La partita termina sul punteggio di 2-0. Mi sono piaciute moltissimo entrambe le squadre: un buon Verona a cui manca solo il gol (da tre partite) e un'eccellente Inter che, con la prestazione di oggi, da l'impressione di potersi rendere protagonista in questo finale di stagione. Da sottolineare, fra i nerazzurri, le prove sopra le righe da parte di Palacio, Ranocchia e Jonathan.
Benny Carbone
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