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Verona, Folorunsho: 'Devo la Serie A a mia madre. Al Fantacalcio? Mi hanno rilanciato a 8, 9 non li valgo!'
"Se ho esordito in Serie A, lo devo a mia madre. Ce l’ha messa tutta. A scuola ero una frana e non riuscivo a dare il mio meglio, perché ero concentrato sul calcio: l’unico posto in cui i miei ritardi si possono contare sulle dita di una mano. Ogni volta che mi ha messo in punizione, non mi ha mai tolto la possibilità di giocare perché vedeva quanto impegno e diligenza ci mettessi, e soprattutto quanta voglia avessi. Ha fatto sacrifici, prendendomi prima da scuola per portarmi al campo. Mi ha inviato un messaggio prima della partita: «Sono fiera di te». Mia sorella mi ha chiamato dopo la gara per raccontarmi: «Non dirgli che te l’ho detto, ma la mamma si è messa a piangere dall’emozione quando l’arbitro ha fischiato l’inizio. Ha visto i sacrifici di un figlio che aveva un unico sogno, giocare in Serie A".
SIMONE INZAGHI - "Mi ha fatto esordire in Primavera. Quel giorno entrai in campo… non nel migliore dei modi. Il mister ci teneva particolarmente a lanciarmi, quindi a fine partita mi ha ripreso davanti a tutti: nello spogliatoio la sua sgridata è subito diventata un meme, perché ha iniziato ad apostrofarmi in modo divertente e tutta la squadra è scoppiata a ridere. Da un diverbio, ne è nato un modo per confrontarsi: da quel giorno non mi ha più tolto".
FANTACALCIO IN SERIE A - "Quest’anno ho fatto la mia prima asta... da giocatore di Serie A, dentro al listone. I miei amici mi hanno rilanciato fino a 8. Li ho guardati: «Ma siete pazzi? Secondo voi mi rilancio a 9? Mica li valgo!». Ho già capito quest’anno... in direct prima mi scrivevano soltanto i tifosi del Bari, da quando ho firmato con il Verona mezzo mondo mi chiede i bonus!"