Verona, Doig: 'Essere qui è un'emozione fortissima. Mi ispiro a Spinazzola'
"Penso che la mia scelta di venire al Verona sia dipesa soprattutto dalla cultura sportiva che ha questo club, la sua storia e i suoi fan sono fantastici e questi sono stati elementi importanti per me per unirmi a questo club".
INTERESSE - "La prima cosa è stata l’emozione, essere cercato e voluto da una squadra che gioca in uno dei campionati migliori del mondo. E giocare per il Verona è un onore per me perché è una squadra protagonista di questo campionato. È stata una delle emozioni più forti che mi siano capitate fino ad oggi".
SERIE A - "Certo, non sarà facile all’inizio, vivrò in un Paese differente da quello dove sono nato e cresciuto, ma non penso a questo fatto come a qualcosa che mi spaventa, anzi, immagino questa esperienza come qualcosa di emozionante. Nuova cultura, nuovi luoghi, ma sono molto felice di tutto questo".
ATTACCO O DIFESA? - "Da quando sono piccolo ho sempre giocato sia come difensore che come esterno offensivo. Ma nel calcio di oggi, in questo ruolo, devi essere bravo a svolgere entrambe le fasi di gioco, provare a segnare qualche rete e aiutare allo stesso tempo la squadra a evitare di subire gol. Mi metto a metà tra queste due fasi di gioco, chiaramente come difensore ci sono maggiori responsabilità in campo".
FUTURO - "Sì, parole come quelle che ha detto il mister fanno davvero piacere, e per un giocatore che arriva da un altro Paese danno fiducia".
MODELLO - "Spinazzola, l’ho guardato negli scorsi Europei e lui è un esterno offensivo che attacca molto bene, ma che sa anche difendere. Guardo le sue partite e il suo modo di giocare per cercare di portare qualcosa del suo gioco al mio".