Ventura avverte Vasco:| 'Occhio al prato dell'Olimpico'
GIAMPIERO Ventura, domenica prossima il suo Toro sarà di scena a Siena in Coppa Italia. Che partita sarà?
"Una partita che mi incuriosisce molto. Andremo a Siena con una settimana di lavoro normale alle spalle, senza doppi allenamenti; e vedrà che saremo più brillanti".
Fra l’altro a Siena lei avrà modo di ritrovare Gazzi, il suo grande obiettivo di mercato finito in Toscana.
"Eh sì, è vero, rivedrò Gazzi. E sarà l’unica volta in stagione".
Facciamo un passo indietro, torniamo al debutto vittorioso in Coppa Italia di sabato sera contro il Lumezzane. Tirando le somme a mente fredda, più luci o più ombre?
Davvero?
"Certo. Quali risposte avrei avuto da una partita facile facile, magari con due gol nel primo quarto d’ora? Invece è stato un esame importante. Anche dal punto di vista ambientale".
Cosa intende dire?
"Voglio dire che il brusio prima dell’intervallo avrebbe potuto spaventarci, fra chi — come i vecchi — poteva tornare indietro con la mente allo scorso anno, e chi — come i nuovi — non si è ancora ambientato. E invece non è successo nulla del genere".
Cioè?
"La squadra ha dimostrato di avere grande carattere. Non ha smesso di cercare il gioco, ha
continuato ad avere pazienza. Ho anche notato che qualche tifoso si spaventa quando facciamo girar palla partendo dal portiere, ma questo fa parte di noi. Ma la reazione ai brusii è stata la cosa migliore della serata".
Adesso avete rotto il ghiaccio anche con il pubblico.
"Sì, e io con i tifosi mi sento già debitore".
Perché?
"Perché l’altra sera, antivigilia di ferragosto, erano più di diecimila per vederci, per scoprirci. Ed è un segnale di grandissimo affetto: questa è gente che ama il Toro".
Lei prima ha parlato di fischi. Che sabato sera hanno bersagliato anche e soprattutto Bianchi.
"Il capitano era stanco e l’avrei sostituito ma non potevo più visto che avevo inserito Antenucci che poi si è infortunato e che avevo Vives in campo con la febbre".
Ma come giudica la sua prestazione?
"Tutti possiamo far meglio, Bianchi compreso".
Come sta Antenucci?
"Ha preso una botta al fianco che gli impediva di correre regolarmente. Non credo sia una cosa grave e domani alla ripresa dell’attività spero stia meglio".
Dica la verità: che cosa non le è piaciuto?
"Troppe volte ci è mancato l’ultimo passaggio, la giocata decisiva. Questa è una delle cose da rivedere, ma in compenso mi è piaciuto il fraseggio, la squadra che si muove a fisarmonica, il cercare sempre di giocare velocemente per il compagno vicino".
Quando tornerà all’Olimpico sarà già campionato, a fine agosto contro il Cittadella.
"E spero di trovare un prato perfetto com’è ora. E’ un aspetto molto importante, soprattutto per il gioco che stiamo cercando di fare".
Allora c’è da preoccuparsi, visto che sabato 27 agosto ci sarà il concerto di Vasco Rossi.
«Speriamo che non ce lo rovinino e di ritrovarlo in queste condizioni anche dopo Vasco».
