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  • Venezia-Bari, combine saltata per colpa di Tuta. Schwoch: "Con me non sarebbe successo"

    Venezia-Bari, combine saltata per colpa di Tuta. Schwoch: "Con me non sarebbe successo"

    • Redazione CM

    Stefan Schwoch parla di una combine saltata in Serie A. Il 24 gennaio del 1999 il Bari gioca a Venezia. Dopo 9 minuti di gioco i padroni di casa passano in vantaggio grazie al colpo di testa di Filippo Maniero su cross dell'uruguaiano Alvaro Recoba. A inizio ripresa arriva il momentaneo pareggio di Diego De Ascentis su passaggio dello svedese Yksel Osmanovski.
     

    Poi le squadre quasi smettono di giocare e la partita sembra destinata a chiudersi sull'1-1, ma a tredici minuti dal novantesimo l'allenatore Walter Novellino sostituisce Recoba con Moacir Bastos, detto Tuta. L'attaccante brasiliano spunta dalla nebbia dello stadio Penzo e allo scadere dei tempi regolamentari segna il gol della vittoria con un colpo di testa su punizione battuta da Sergio Volpi. In campo Tuta è l'unico a esultare (corre ad abbracciarlo solo il suo connazionale Fabio Bilica dalla panchina), De Rosa e Spinesi del Bari lo rimproverano al rientro negli spogliatoi dopo il triplice fischio dell'arbitro Salvatore Racalbuto. 



    Allora non c'era Stefan Schwoch, trasferitosi al Napoli per far posto all'arrivo di Recoba in prestito dall'Inter nello stesso mercato invernale. L'ex attaccante italiano (il miglior marcatore nella storia della Serie B con 135 gol, 3 in più di Massimo Coda ancora in attività alla Sampdoria) racconta al podcast "Non è più domenica" di Rocco Di Vincenzo e Matteo Fantozzi: "Andai dal Venezia al Napoli a gennaio perdendo la Serie A dopo solo sei mesi - le parole di Schwoch -, ma mai scelta fu più giusta".
     

    "Sventai il caos di Venezia-Bari? Difficilmente sarebbe successo (il "biscotto", ndr) se ci fossi stato io, Tuta non capiva bene si vede. Ormai tutto è andato in prescrizione, sono stati bravi a mascherare tutto dopo. Quella volta lì la gente si metteva le mani nei capelli. Non è che succedono queste cose, ma quando va a tutti bene il pareggio è difficile che cerchi di farti male, è un tacito accordo. Perché farci male se con un punto va bene a entrambe. Tuta non aveva capito bene ed è successo il finimondo".

     

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