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    Venezia-Atalanta, Di Francesco: "Se crei 3 nitide palle gol devi sfruttarle"

    Venezia-Atalanta, Di Francesco: "Se crei 3 nitide palle gol devi sfruttarle"

    Dopo la Lazio, il Venezia di Eusebio Di Francesco ferma anche l’Atalanta di Gasperini. Al Gewiss Stadium di Bergamo, termina a reti involate la sfida tra orobici e lagunari. Al termine della sfida, l’allenatore del Venezia ha analizzato la prestazione ai microfoni di DAZN.

    KIKE PEREZ IN ATTACCO - “Per una somma di cose. Nicolussi Caviglia aveva i crampi, stavamo facendo un cambio diverso, un insieme di cose. Abbiamo avuto qualche ripartenza ed avevamo avuto grande pressione dall’Atalanta, Maric lo volevo fino alla fine perché stava tenendo diversi palloni, ma anche lui aveva i crampi. La partita non sta lì, ma in alcune cose tattiche e sull’atteggiamento, come il fatto che Radu lo abbiamo spesso a liberare nelle giocate, l’avevamo preparata cercando di mandare alcune volte loro a vuoto mantenendo anche noi il possesso palla, altrimenti lasciandolo solo a loro prima o poi ti fanno male”.

    ORISTANIO-MARIC VICINI E SCELTE SBAGLIATE - “Mi sono arrabbiato anche troppo la settimana scorsa. Zerbin ha fatto una grande partita, poi in situazioni di 2 contro 1 dobbiamo cercare di sfruttarle meglio, serve lucidità e freddezza negli ultimi 20 metri, ma devo fare i complimenti alla squadra oggi. Per i due attaccanti sì, l’ho chiesto io, cercavo di incrociarli per portare via il centrale, Oristanio per attaccare meglio la profondità e Maric per usarlo sulle spizzate. Quando difendevano rimanevano più aperti per limitare le loro catene esterne”.

    ORGOGLIO O RAMMARICO? - “Il calcio è fatto di dettagli, la forza sta nel cercare di migliorarle con velocità. Nell’occasione di Yeboah il portiere non sapeva nemmeno da dove sarebbe arrivata la palla, è stato bravissimo a coprire tutta la porta. Quando vieni a Bergamo e crei 3 nitide palle gol le devi sfruttare al meglio, poi è normale che loro le opportunità le creino. Più dell’orgoglio sarei contento se portassimo a casa più punti”.

    DUNCAN - “È un giocatore che ci è mancato nei 2 mesi e mezzo che è stato fuori. Non è importante solo chi inizia, ma anche chi entra, come oggi ha fatto lui che è già pronto ad entrare nel modo giusto. L’ho rivisto meglio ora di quando giocava ad inizio stagione, perché ha avuto modo di ritrovare la condizione”.

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