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Vendita del Milan, Elliott accusa Blue Skye di estorsione e illeciti
Da quanto si è saputo, nel suo atto d'accusa, depositato ai giudici in Lussemburgo, Elliott, tra le altre cose, dà conto del fatto che Blue Skye avrebbe formulato nei vari procedimenti accuse calunniose e diffamatorie e con minacce avrebbe anche tentato di ottenere concessioni finanziarie - nella partita legata alla vendita del Milan - superiori ai loro diritti contrattuali. Da qui le accuse di ricatto ed estorsione.
Le due società, inoltre, sempre stando all'azione penale intentata, avrebbero depositato consapevolmente documenti fuorvianti e falsi, quando hanno avviato i loro procedimenti, e con l'intento, secondo Elliott, di ingannare i giudici lussemburghesi. Tra le persone fisiche citate nella denuncia figurano Salvatore Cerchione, Gianluca D'Avanzo e Giovanni Caslini.
Elliott, con la denuncia presentata, chiede ai giudici lussemburghesi di perseguire tutti i reati indicati nella misura massima possibile, come previsto dalla legge.
Il fondo accusa Blue Skye e l'altra società anche di aver utilizzato nella causa civile da loro intentata contro Elliott a Milano (che si è chiusa con un nulla di fatto per Blue Skye, mentre è in corso un'inchiesta penale) gli estratti conto della società Rossoneri Champion (del gruppo Elliott in Lussemburgo) ricevuti da Giovani Caslini, nella consapevolezza di averli ottenuti illegalmente. E avrebbero così violato la normativa antiriciclaggio. In particolare, Caslini, ex manager di Rossoneri Champion, secondo la denuncia, sarebbe entrato abusivamente nei sistemi informatici, sottraendo i dati, per poi passarli a Blue Skye. Lo stesso Caslini, sempre secondo Ellliott, avrebbe concorso con Cerchione e D'Avanzo nei reati di estorsione.
Blue Skye, ormai ex socia di minoranza del Milan, aveva lamentato in un esposto, che ha dato il via ad un'inchiesta dei pm di Milano, un danno da poco più di "100 milioni di euro" per "perdita di garanzia sul finanziamento" e una "opacità nei passaggi societari" nella vendita del club rossonero. Nei mesi scorsi un portavoce di Elliott ha sempre ribadito che BlueSkye aveva "avviato una serie di contenziosi frivoli e vessatori in Lussemburgo e a New York, che Elliott e il co-investitore Arena Investors considerano nient'altro che un tentativo di estrarre un valore a cui BlueSkye non ha diritto".