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Velocità, fiato e gol: Inter, è Dumfries il propulsore per tentare di riacciuffare il Milan e lo scudetto
IMPRESCINDIBILE – Soprattutto in un momento del genere. La scelta di farlo riposare contro il Torino, lasciando il campo a Darmian nella partita da ex, non ha pagato, ma anche uno come l’ex PSV ha bisogno di rifiatare ogni tanto. E deve essergli servito, perché contro la Fiorentina è apparso brillante e capace di offrire sempre uno sbocco alla manovra, non disdegnando di proporsi in area di rigore. Come non ha mai smesso di fare, sebbene anche lui, come tutta la sua squadra, avesse perso un po’ di precisione e di concretezza al momento di segnare. Dal derby perso contro il Milan al 5-0 sulla Salernitana, 4 tiri respinti dai portieri. Fino al cross di Perisic che gli ha permesso di battere Terracciano e tornare alla gioia personale.
QUINTO-QUINTO – Gioia, seppur minima, anche per Inzaghi, che dell’interazione fra i due quinti di centrocampo fa una delle sue armi migliori. Perisic appare un po’ usurato, Gosens è arrivato a gennaio per offrire al croato un ricambio di spessore. Il sostituto di Dumfries, Darmian, ha invece altre caratteristiche, meno potente in avanti e più bilanciato nel rendimento. Ideale con un vantaggio in classifica da gestire, ma adesso il compito dell’Inter è rincorrere. E per rincorrere, serve correre veloce: come fa Dumfries, uno dei pochi nerazzurri a dare a Inzaghi ampie garanzie anche in una fase estremamente delicata come questa.