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    Inter, che fine ha fatto Barella? Con Conte funzionava da soldatino, con Inzaghi ha perso umiltà

    Inter, che fine ha fatto Barella? Con Conte funzionava da soldatino, con Inzaghi ha perso umiltà

    • Pasquale Guarro
    Tutti si preoccupavano dell’assenza di Brozovic e nessuno aveva preso in considerazione quella di Nicolò Barella, presente ma assente e vero uomo in meno dell’Inter impaurita e fragile di Simone Inzaghi. Un gol sbagliato e uno concesso a Torreira, a corredo di una prestazione assolutamente priva di nerbo. Che fine abbia fatto Barella se lo chiedono in tanti, perché quella contro la Fiorentina non è la classica serata no, ma l’ennesima prestazione deludente di un lungo periodo che lo vede funzionare solo ed esclusivamente a intermittenza. Dell’attuale gruppo, Barella sembra quello che maggiormente ha risentito dell’addio di Conte, che dalla panchina sembrava telecomandarlo. E da soldatino, Barella, si distingueva con merito. Lasciato libero, non sembra poter contare sullo stesso senso di responsabilità.

    CRITICHE INDIGESTE -
    La partita orribile offerta contro il Sassuolo, la stupidaggine contro il Real, costatagli l’espulsione e quindi la doppia sfida contro il Liverpool, la pessima prestazione offerta nel derby di Coppa Italia e quella immediatamente successiva nella trasferta di Genova. Le critiche, ovviamente, non hanno tardato ad arrivare e Barella le ha accusate, tanto da lamentarsene, ritenendole inopportune anche con fare poco gradevole. Aveva però reagito contro la Salernitana, sfornando una prestazione da migliore in campo. Poi un nuovo blackout, male a Torino e contro la Fiorentina, dove ha toccato uno dei picchi più bassi di un’annata che non lo ha visto rendere ai livelli del 2020-21.

    PRIMA LA CORSA - Forse va ricercata la giusta umiltà, la consapevolezza di poter tornare ad essere un calciatore importante se prima di ogni cosa torna a correre al doppio degli altri. Diversamente, Barella,  rischia di perdersi nel labirinto dei superbi, un ginepraio da cui farebbe bene a tenersi alla larga, visto che con Conte aveva bene inteso le sue qualità e i suoi limiti. All’Inter serve il vecchio Barella, mentre quello nuovo non serve neanche a Barella stesso.

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