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Vazquez-Milan, perchè si' e perchè no
PERCHE' SI' - Il suo talento non si discute, così come la sua capacità di lasciare il segno in un campionato complicato come la Serie A. L'anno scorso ha chiuso con 10 gol e 11 assist in 37 partite, quest'anno è a quota una rete e 3 assist in 10 gare. Nel 2016 festeggerà 27 anni, l'età giusta per fare il salto di qualità, quella qualità alle spalle delle punte che serve al Milan e che vuole rivedere Silvio Berlusconi. Con Vazquez si tornerebbe allo schema con due attaccanti e un trequartista tanto caro al proprietario rossonero, un vero numero 10 dopo i fallimenti, totali o parziali, dei vari Suso, Birsa, Honda, Boateng, Bonaventura, Saponara e Menez.
PERCHE' NO - Negli ultimi anni il Milan ha spesso sperperato il budget per la campagna acquisti, non può permettersi ulteriori errori, soprattutto in un ruolo chiave come quello del trequartista. Vazquez è un giocatore che fa la differenza, ma nella sua carriera non ha mai vestito la maglia di una big. Belgrano, Rayo Vallecano e Palermo, tre realtà dove pressioni ed esigenze sono inferiori rispetto a quelle di una grande piazza e nelle quali è più facile trovare spazio in campo. C'è poi l'enigma tattico: l'argentino può giocare solo da trequartista, dietro a uno o a due punte, non ha il passo per riciclarsi come regista difensivo, sugli esterni o come mezzala. Di fatto acquistare Vazquez significa prendere una direzione ben precisa: un Milan con un numero 10.
Federico Zanon
@Fedezanon15