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  • Van Persie e il Feyenoord: sul tetto d'Europa nel 2002 eliminando un'Inter che rimase a zero titoli

    Van Persie e il Feyenoord: sul tetto d'Europa nel 2002 eliminando un'Inter che rimase a zero titoli

    • Emanuele Tramacere
    Ci fu un anno nel recente passato in cui l'Inter si ritrovò ad affrontare il Feyenoord in un doppio confronto europeo. Era la stagione 2001/200, in panchina c'era Hector Cuper - l'hombre vertical - e in attacco c'era gente del calibro di Vieri, Ronaldo, Recoba, Ventola e Kallon. I nerazzurri erano ancora pienamente in corsa con la Juventus e la Roma per la conquista dello scudetto (poi perso clamorosamente il 5 maggio nel disastroso pomeriggio romano contro la Lazio, ma questa è un'altra storia), ma balzando indietro di circa un mese, in quell'aprile del 2002, i nerazzurri si trovarono ad affrontare proprio il Feyenoord in una devastante semifinale di Coppa Uefa.

    La formazione olandese era lontana parente di quella che stiamo ammirando ora e, probabilmente, era all'apice della sua storia con una rosa, allenata da Bert van Marwijk che poteva contare sulla coppia d'attacco composta da Jon Dahl Tomasson (poi attaccante del Milan) e Pierre Van Hooijdonk, letale con le sue punizioni, ma anche su talenti del calibro di Bosvelt, Emerton ed Ono. Ma soprattutto, in quella rosa, era presente anche un giovanissimo Robin Van Persie, non ancora esploso ai livelli che tutti conosciamo e, soprattutto non ancora diventato un letale attaccante.

    5 aprile 2002, l'Inter arriva alla gara di andata dopo aver eliminato il Valencia in una partita conclusasi con l'espulsione di Toldo e Farinos in porta nei minuti finali. In casa è ovviamente favorita, ma dopo la vittoria sofferta per 1-0 contro la Fiorentina in campionato, con Ronaldo ancora in panchina, Vieri infortunato e ovviamente Toldo out, l'autogol di Ivan Cordoba al minuto 51' gela San Siro e indirizza inevitabilmente il doppio confronto.

    11 aprile 2002, al ritorno il De Kuip è una bolgia, la corsa Scudetto è ferma nella testa dei nerazzurri che in Olanda si presentano anche con una formazione in piena emergenza difensiva. Il baby primavera Ferraro trova l'esordio e resta in campo per 90 minuti, Ronaldo dal 1' non è al meglio così come Vieri che rimane in panchina. La gara è però indirizzata subito proprio da Robin Van Persie, che, da esterno, sforna un assist al bacio su cui Van Hooijdonk di testa batte Toldo. Il 2-0 di Tomasson arriva al 34esimo e con il parziale di 3-0 aggregato le speranze interiste sembrano evaporate. 

    Cuper manda in campo Sergio Conceicao e Kallon nella ripresa e la gara cambia nei minuti finali con il 2-1 di Cristiano Zanetti che riapre i conti e il 2-2 di Kallon su rigore che dà una speranza all'Inter, ma l'ultima azione con Conceicao che sbaglia un cross dove a centro area Ventola era pronto e libero per segnare una rimonta storica, manda il Feyenoord in finale. 

    Quel Feyenoord poi, la Coppa Uefa la vinse anche, battendo per 3-2 in finale il Borussia Dortmund, che aveva eliminato il Milan nella sua semifinale, e consegnando agli annali di storia il terzo e ultimo titolo internazionale del club olandese (dopo la Coppa Campioni del 1970 e la Uefa del 1974). Proprio Nicola Ventola in una recente intervista ha raccontato: "Era una partita nel bel mezzo della nostra corsa per lo scudetto. Avevamo una rosa competitiva e secondo me eravamo nettamente più forti dei rivali. Fu la gara di andata che ci costò carissimo e per la quale ci mangiammo le mani".

    Oggi lo scenario è diverso, Simone Inzaghi è stato bravo ad indirizzare la gara di andata al De Kuip con un 2-0 che lascia margine anche per un turnover che gestisca l'emergenza infortuni. Il Feyenoord in Champions League si piazza però ancora una volta prima di un'importantissima partita per la lotta scudetto dell'Inter. Van Persie sarà ancora lì, in Europa e da rivale, il finale a Milano sperano tutti che possa essere differente.

     

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    B zona
    B zona

    Io mi ricordo di un giornalaio che dopo aver gufato una squadra é stato molto male fino al decesso

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