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  • Juventus, Motta si gioca tutto a Firenze: il club tace, la squadra può morire per lui o condannarlo

    Juventus, Motta si gioca tutto a Firenze: il club tace, la squadra può morire per lui o condannarlo

    • Gianluca Minchiotti
    Fiorentina-Juventus per i bianconeri è la partita dell'anno, senza se e senza ma. Eliminata in malo modo dalla Champions League e dalla Coppa Italia, la squadra di Thiago Motta con il pesante ko con l'Atalanta ha detto addio anche ai (marginali e forse utopistici) sogni Scudetto. Un esito che, nell'immediato post partita dello 0-4 con gli orobici, Motta ha minimizzato, a differenza di quanto fece dopo la "vergogna" dell'eliminazione con Empoli, gettando la palla metaforicamente nell'altro campo: "Non si riparlerà più di questa storia dello Scudetto che la stampa ci ha attribuito". Ed è vero che la Juventus è fresca di 'anno zero' e ha come obiettivo stagionale quello della qualificazione alla Champions League, ma pensare che l'allenatore della Vecchia Signora si discosti così dalla parola 'Scudetto' fa riflettere. Un segno dei tempi, nella società il cui nome ha fatto spesso rima con il Tricolore. 

    Juventus, Motta si gioca tutto a Firenze: il club tace, la squadra può morire per lui o condannarlo

    QUARTO POSTO ULTIMA FRONTIERA - Quarto posto, dunque: è questa l'ultima e unica frontiera rimasta alla Juventus di Thiago Motta per la stagione 2024-25, con la partita di Firenze da non fallire, a tutti i costi, contro una rivale diretta, nella giornata in cui si gioca anche Bologna-Lazio e con Roma e Milan non troppo distanti. Il giorno dopo la drammatica serata dell'Allianz, con il popolo bianconero che abbandona lo stadio dove la Dea di Gian Piero Gasperini banchetta, la Juventus resta a riposo e la società riflette. Cristiano Giuntoli non parla, la posizione del club resta quella della fiducia manifestata dopo l'Empoli, mentre impazzano i rumors sui possibili sostituti di Motta, per la stagione in corso e per la prossima. La squadra poi riprende ad allenarsi martedì, con Motta che tiene a rapporto il gruppo e, secondo quanto riferisce La Stampa, si assume parte della responsabilità della sconfitta con l'Atalanta: "E' colpa mia".

    LA SQUADRA E' CON MOTTA? - Per la trasferta del Franchi, Motta intende affidarsi ai suoi fedelissimi, uno zoccolo duro di giocatori che credono (ancora) ciecamente nei suoi dettami e nel suo calcio. E forse proprio a questo il tecnico italo-brasiliano alludeva domenica sera, quando parlava della necessità di "unire di più" lo spogliatoio. Partire dai più affidabili e sperare che gli altri seguano. Già, ma il punto delicato, e rischioso, è proprio questo: chi sono e quanti sono i fedelissimi? E soprattutto, la squadra è dalla parte di Motta? E' pronta a 'morire' in campo per lui? Dopo Fiorentina-Juventus c'è la pausa per le nazionali e, in caso di sconfitta pesante in Toscana, per la società sarebbe forse l'ultima occasione per cambiare a stagione in corso, nominando un traghettatore. Dalla Continassa non arrivano segnali di uno spogliatoio che sia contro l'allenatore: Fiorentina-Juventus è un'occasione per dimostrarlo. 

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    Platimi
    Platimi

    Speriamo di perdere a Firenze

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