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    Valon Behrami, la carriera e l'amore per Lara Gut: "Il calcio è una bolla, un mondo finto senza amici"

    Valon Behrami, la carriera e l'amore per Lara Gut: "Il calcio è una bolla, un mondo finto senza amici"

    L'ex calciatore di Serie A e Premier, lo svizzero Valon Behrami, marito della campionessa di sci Lara Gut, si racconta in una bella intervista rilasciata al Corriere della Sera.

    Il rapporto con la moglie: "Io e Lara siamo diversi ma riusciamo a trovare punti di contatto. Lei mi insegna il rigore, io la leggerezza. Siamo spesso lontani, io fra Milano, Udine e Lugano; lei è impegnata fuori per le gare. La qualità del tempo trascorso insieme è tutto, va oltre le distanze e anche oltre i rispettivi punti di vista. Un esempio: siamo a cena, al secondo bicchiere di vino, mi guarda e allarga le braccia, le sorrido e desisto. Oppure: lei è arrabbiata per una gara non andata bene, sta in casa a luci spente, non vuole vedere nessuno. La convinco a uscire e si diverte, respira e sta bene. Ecco, la nostra integrazione è questa".

    Il calcio: "Se mi manca il calcio? Ma assolutamente no. Ho deciso di smettere perché fisicamente non stavo più bene. Ho avuto troppi infortuni e soprattutto ero stufo della pressione. Andavo a letto e pensavo: speriamo che domani mi sento bene. Ero diverso anche caratterialmente, sembravo scontroso, freddo. Credo che la mia fosse una barriera alla vulnerabilità, nascondevo così le mie fragilità. Quali fragilità? Tutti ne abbiamo qualcuna, difficile ammetterlo ma è così. Mi chiudevo troppo in me stesso, ma era quel mondo che favoriva questa mia inclinazione. Non avere un confronto con ragazzi della tua età non ti fa crescere. Resti un calciatore e basta, solo per giunta. Nello spogliatoio stai sempre col cellulare tra le mani, sui social a spiare gli altri e cedere ai pettegolezzi. Per carità è successo anche a me, ma non c’è mai uno scambio del tipo: come stai? Cosa fai? E allora i rapporti si riducono a una farsa. Il gruppo serve in allenamento per andare poi la domenica a giocare, ma amicizie zero. Io non ho amici".

    Il mondo del calcio: "Il calcio è un mondo finto, è una bolla. Vivi in una dimensione che non è la vita reale, non sai niente di quel che accade fuori, non sai che significa pagare una bolletta, non conosci niente perché hai sempre qualcuno che fa per te. A lungo andare ti pesa, e soprattutto c’è gente che ti sta intorno soltanto per i tuoi soldi, che deve trovare il modo di fregarti. E a me è successo diverse volte. Ti pesa anche stare in uno spogliatoio con trenta persone. Fisiologico che su trenta te ne piacciano dieci e basta, eppure devi stare lì con tutti. Trascorri la maggior parte del tuo tempo con gente con la quale non hai niente in comune. A volte fai buon viso, molte volte magari ti arrabbi. Qualche litigata pesante l’ho pure avuta. Oggi non lo rifarei, ho imparato a essere più riflessivo".

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    ACMilan1963
    ACMilan1963

    Invidia totale

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