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    Uno strepitoso commentatore tecnico: Fabio Capello è il nuovo Dan Peterson

    Uno strepitoso commentatore tecnico: Fabio Capello è il nuovo Dan Peterson

    • Pippo Russo
    Non avrei mai immaginato di scrivere questo articolo e di usare queste parole per Fabio Capello. Il personaggio è un antipatico naturale, e non fa nulla per essere diverso da così. Non ha mai provato a piacere né a cercare l’empatia. E infatti è molto ammirato perché il suo curriculum è di altissimo livello, sia da calciatore che da allenatore. Ma dire che si sia lasciato alle spalle buoni sentimenti e atteggiamenti positivi, ovunque sia stato, significherebbe forzare la mano. Forse nella comunità milanista c’è chi prova qualche tiepido affetto per lui. Ma altrove, direi proprio di no. Nemmeno dove ha vinto. E se non è amato dai tifosi cui ha regalato dei trofei, figuratevi quanto bene possa volergli chi non si sia visto regalare da lui una gioia calcistica. Impossibile, praticamente contronatura. L’uomo è spigoloso e respingente. E lo dico senza alcun malanimo, tanto più che questi tratti del carattere sembrano proprio una scelta ben precisa della persona e del suo modo di costruirsi il personaggio pubblico. Se Capello è un grande antipatico, è perché vuol esserlo e ne veste bene i panni.

    Tutto ciò premesso, potete immaginare quale sia lo stupore mio (e forse non soltanto mio) ogni volta che sento Fabio Capello cimentarsi, per Fox Sports, da commentatore tecnico per le gare della Liga. Si stenta a credere che sia proprio lui. Pare il fratello scanzonato. Che potesse assolvere con competenza il ruolo era fuor di dubbio. Ma ciò non sarebbe bastato. Sappiamo bene che possedere una grande competenza non è sufficiente per assolvere al meglio quel ruolo. Molti commentatori tecnici hanno ottima capacità nella lettura delle partite, ma in termini comunicativi sono deficitari, se non disastrosi. E invece Fabio Capello riesce a trasmettere una conoscenza calcistica di livello superiore (come da curriculum) con una capacità d’intervenire in cronaca che raramente sbaglia i tempi e non scade mai nel logorroico. Parla quasi quanto il telecronista, ma per una volta ciò risulta per niente fastidioso al telespettatore. E questa, davvero, è una dote fuori dal comune.

    Ma non è ancora tutto. Perché domenica sera, commentando Real Madrid-Barcellona, Capello è stato capace di sfoderare una partecipazione emotiva travolgente. Uno spettacolo nello spettacolo. La partita era già una goduria di suo. Ma il modo con cui il tecnico di Pieris l’ha sottolineata, sfoderando uno sterminato campionario di tonalità vocali, sembrava quasi un contenuto premium. Pareva di sentire all’opera l’erede di Dan Peterson, qualcosa che è pura telecronaca. Spettacolo a sé stante, indipendentemente da ciò che sta accadendo in campo. Un Capello così vale la visione della Liga a prescindere. È un mostro di simpatia. Ecco, l’ho detto. Forse stanotte pioveranno rane.

    @pippoevai

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