Under 18, il ct Franceschini a CM: 'Italia, non è tutto da buttare. Stiamo crescendo i talenti del futuro'
La maggior parte delle partite vengono trasmesse in streaming.
"Fa piacere ai ragazzi, perché quando c'è tanta attenzione intorno a loro è importante e anche i non addetti ai lavori hanno la possibilità di vedere le partite in tempo reale. In questo modo i ragazzi sono seguiti e spronati a fare sempre meglio".
C’è qualche giocatore già pronto per giocare stabilmente nei club?
"I ragazzi pronti ci sono, è chiaro che poi bisogna sempre lavorare per migliorare. Quando arrivano le occasioni c'è chi riesce a sfruttarle subito e chi invece ha bisogno di più tempo. L'importante è allenarsi sempre al massimo e aspettare le opportunità che arrivano".
Qual è la sua strategia per far crescere questi ragazzi anche come uomini e non solo come calciatori?
"E' fondamentale essere orgogliosi della maglia che si indossa; bisogna esserlo sia in campo che fuori, avendo dei valori che cerchiamo di trasmettere loro. In campo, più che sulla parte tattica, cerchiamo di lavorare sui principi e migliorare il giocatore dal punto di vista individuale".
Quant’è importante il coordinamento tra le varie Under?
"E' sicuramente importante lavorare con i ragazzi fin da piccoli, ma questo è un discorso che va fatto sia tra i Dilettanti che tra i professionisti. E' un discorso ampio, per il quale ci vorrebbe più tempo. Ovviamente ci sentiamo anche tra ct, siamo tutti parte del Club Italia, una famiglia unica".
In che modo si può ripartire?
"Bisogna continuare a lavorare con dedizione, perché ci saranno cose da sistemare ma non è tutto da buttare. Noi siamo motivati a far bene, poi chi sarà preposto saprà cosa fare".