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    Un lampo da vero Chiesa, 378 giorni dopo. Ma la Juve deve cambiare per lui

    Un lampo da vero Chiesa, 378 giorni dopo. Ma la Juve deve cambiare per lui

    • Nicola Balice, inviato a Torino
    Non è un filmato di repertorio. La maglia è quella a tinte purple della terza divisa stagionale, il numero è il 7 che ha ereditato dall'amico Dusan Vlahovic (con cui non ha ancora potuto giocare un solo minuto alla Juve), quindi non può essere un filmato antico quello del super gol segnato al Monza. Però Federico Chiesa sembrava, almeno per un momento, quello di una volta. Quello vero. Quello che fa la differenza e spacca in due le difese avversarie. Parte largo a sinistra e si accentra, salta chi c'è da saltare, arriva sulla sua mattonella e dopo essersi sistemato il pallone fa partire un tiro a giro che non può fare altro che finire in rete. Trecentosettantotto giorni dopo l'ultima volta, Chiesa ha fatto gol. E che gol. Era il 6 gennaio 2022, una sua rete di pura rabbia aveva permesse alla Juve di pareggiare 1-1 contro un Napoli superiore pur essendo ridotto ai minimi termini. Tre giorni dopo, il 9 gennaio, l'infortunio contro la Roma. E da lì un calvario che sembrava non finire mai, è stato necessario più tempo del previsto per rivederlo in campo, la sosta lo ha interrotto sul più bello e poi un infortunio muscolare ha complicato un fondamentale mese di dicembre per ritrovare condizione. Poi però quando è in campo sa solo un modo di giocare: dando tutto. È stato così in ogni spezzone, è stato così anche a Napoli quando ha steccato come tutta la Juve. Ma quando c'è, è comunque un'altra cosa.

    IN CAMPO – Ha giocato a tutta fascia nel 3-5-2, come ai tempi della Fiorentina. Adattandosi per il bene della squadra, in un ruolo che interpreta a trazione offensiva ma che rischia inevitabilmente di limitarlo. E nello stesso sistema, da punta centrale ha fatto pure più fatica, anche col Monza si è visto in quella decina di minuti giocati a nascondino. Diverso, completamente diverso, quando la coppia Allegri-Landucci ha programmato il passaggio al 4-2-3-1 dopo l'ingresso di Angel Di Maria: ognuno al proprio posto o quasi, sicuramente Chiesa e Di Maria al proprio posto. E i risultati si sono visti subito. Può cambiare quindi la Juve, per Chiesa e tutti gli altri. Forse deve cambiare. Poi al resto ci penseranno i campioni. Intanto Chiesa è tornato, con un gol alla Chiesa almeno per un momento è sembrato quello vero.

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