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Un esperto di fantacalcio alla Fiorentina
È stato occupandosi di business e strategie nel calcio, appunto, che piano piano è diventato sempre più vicino al presidente Cognigni e un po' uomo di fiducia di una società che vuole svilupparsi come azienda. Tanto da affidargli anche lo sviluppo del progetto in India (come da conferenza stampa congiunta con gli altri dirigenti) dove però, si dice, costò un contratto di 500mila euro alla Fiorentina, da onorare a Mutu nonostante il primo anno non abbia potuto giocare proprio per un errore sui tempi. Da quell'esperienza però Limatola sembra addirittura affiancare sempre più spesso gli uomini di mercato o comunque deputati a fare mercato, come Andrea Rogg, con il quale non è inusuale vederlo al centro sportivo. Sembra tra l'altro essere in qualche modo coinvolto nella gestione del caso Salah, così da consigliare di andare avanti agli avvocati fino alla tanto attesa sentenza Fifa (se darà ragione alla Fiorentina di sicuro sarà merito suo). Fino ad arrivare alla giornata cruciale di ieri dove gli uomini di mercato viola, già provati da trattative nate e proseguite male, avevano anche lui al fianco a dare consigli.
All'hotel Gallia di Milano dove materialmente operava la Fiorentina Limatola si è rivelato anche uno stratega in comunicazione visto che, sceso alla reception a consegnare dei fogli alle 20, ai giornalisti che chiedevano lumi sull'affare Benalouane ha risposto "Non so chi sia", un po' come il Moggi dei vecchi tempi (il dg dell'Udinese per esempio, intercettato dagli stessi, ha subito ammesso che Kone era un affare chiuso, sta nel gioco delle parti). Altre particolarità? È leggermente milanista (leggenda vuole che a calcetto i primi anni andasse con un borsone del Milan e che sia stato visto esultare durante un Fiorentina-Milan al Franchi ad un gol rossonero). D'altronde lui a Milano ci vive e ci torna tutti i giorni, tanto da essere definito l'uomo con la valigia che ricorda tanto Kharja.
di Luciana Magistrato, da FirenzeViola