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    Un conejo con la passione della danza e la svolta con Tevez: Milan, ecco chi è Veliz

    Un conejo con la passione della danza e la svolta con Tevez: Milan, ecco chi è Veliz

    • Andrea Distaso
    Se rivoluzione deve essere, che rivoluzione sia. Soprattutto nel modo di pensare, in questo caso di costruire un gruppo che punti ad essere competitivo nell'immediato ma che si ponga anche l'obiettivo di costruire delle basi per il futuro avendo il coraggio di fare investimenti che paghino alla distanza. Sembra essere un po' questa la strada intrapresa dal "nuovo" Milan targato Furlani e Moncada, che deciso di rompere molti degli schemi predefiniti del passato recente, a partire dalla scelta di fare del player trading e quindi sacrificare pure pezzi pregiati della squadra per finanziare un mercato di cambiamento e cercando di reinvestire le risorse su giocatori funzionali al proprio modo di fare calcio. Magari provando ad anticipare la concorrenza su quei profili in giro per l'Europa e non soltanto che, se valorizzati nel modo giusto, possano rappresentare l'oggi ed il domani di una società che vuole tornare ad essere punto di riferimento. Si spiega così il forte interessamento del club rossonero per Alejo Veliz, centravanti classe 2003 di proprietà del Rosario Central.

    ARGENTINA FA RIMA CON TALENTO - Un profilo che ha letteralmente stregato l'area scouting del Milan, a partire da Geoffrey Moncada e passando per Antonio D'Ottavio, da poche settimane promosso nel ruolo di direttore sportivo ma pur sempre scopritore di giocatori di prospettiva nel DNA. E in Argentina ultimamente sempre più squadre europee, anche del nostro campionato, iniziano a guardare con crescente attenzione: perché parliamo di un Paese nel quale il talento non è mai mancato e perché in un periodo d'oro come quello attuale, coinciso con la conquista dell'ultimo Mondiale, alle spalle dei senatori si affaccia una nouvelle vague tutta da scoprire. Tra i volti emergenti della Superliga recentemente vinta dal River Plate c'è pure Veliz, autore di 11 reti in 22 partite e che pure al recente Mondiale Under 20 in patria si è preso la scena andando a segno in tre occasioni e attutendo in parte la delusione di un torneo finito troppo presto sotto la guida del Jefecito Javier Mascherano. Un Mondiale giocato al fianco di un'altra grande promessa per la Selecciòn del futuro, proprio il neo-milanista Luka Romero, che sta provando a sfruttare il pre-campionato negli Stati Uniti per convincere Stefano Pioli a tenerlo in considerazione nelle rotazioni per la prossima stagione.

    CONIGLIO BALLERINO - Mascherano in nazionale, certo, ma l'allenatore che più di chiunque altro ha avuto un impatto nel dare una svolta alla carriera di Veliz è certamente Carlos Tevez, che al suo arrivo sulla panchina delle canallas di Rosario lo promuove tra i titolari ad appena 18 anni e non lo toglie più dal campo. E pensare che fino all'età di 15 Alejo era indeciso se proseguire l'inseguimento del sogno di diventare un calciatore professionista od assecondare la passione di famiglia per il malambo, una danza tradizionale argentina. Ha scelto il calcio e ha fatto benissimo, perché Veliz sembra possedere tutti i requisiti per sfondare.
    Fisico imponente (è alto 186 cm), grande potenza e una progressione paurosa da cui nasce l'appellattivo di conejo ("coniglio") che gli è stato affibiato nel suo Paese. Un giocatore completo, perché i dati messi a disposizione dalla Primera Divisiòn argentina dimostrano come si tratti pure di un "9" a cui piaccia partecipare al gioco di squadra, abbassandosi fino a centrocampo per fare da sponda e legare i reparti.

    LE CIFRE - Ha una clausola da 15 milioni di euro e il Rosario Central spinge per mantenerlo in prestito fino a dicembre, ma la delicata situazione finanziaria del club consentono di coltivare l'idea di portarselo a casa con qualcosa di meno. Piace molto pure al Torino, che si è visto respingere una prima proposta di 5,5 milioni di euro e valuta se tornare o meno alla carica, in virtù del suo status di extracomunitario. Ma quando mediti una rivoluzione, serve coraggio e voglia di correre il rischio: questione di mentalità, questione di testa, quella che Veliz ha dimostrato di usare benissimo in una prima parte di carriera che lascia immaginare sviluppi davvero importanti.

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