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  • Un cappuccino con Sconcerti: Superlega, ad Agnelli interessa solo il suo guadagno. Legittimo, ma (nel calcio) scorretto

    Un cappuccino con Sconcerti: Superlega, ad Agnelli interessa solo il suo guadagno. Legittimo, ma (nel calcio) scorretto

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    Andrea Agnelli torna a parlare di Superlega e dice che il punto è stabilire se un singolo ente come l'Uefa può monopolizzare il calcio europeo. E' una domanda molto di vertice per uno sport di base come il calcio, dove nessuno fa il tifo per l'Uefa. Si tifa per una squadra e per una città. Se lei vuole un altro calcio, ci dica quale sarebbe il vantaggio di tutti, non di 12 società. Altrimenti sembrerebbe solo un cambio di monopolio, dall'Uefa a poche squadre. Cioè quello che è sempre stato in Italia proiettato su scala continentale. 

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    Con finanziamenti diretti delle banche che hanno fretta di rientrare dei loro prestiti alle grandi squadre. Alle quali banche interessa poco che vengano emarginate nel calcio centinaia di città europee. Servono dunque riforme, questo è vero, basterebbe vedere i debiti che sono stati creati in pochi anni mentre Agnelli era tra l'altro parte fondante di questo calcio sbandato. Vede presidente, il dubbio non è che la Superlega sia credibile o meno. Il dubbio è che a lei interessi solo il suo guadagno. Cosa legittima, ma non corretta se rapportata a una merce che resta pur sempre una gara. 
     

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