Juve, Barcellona e Real tornano alla carica con una nuova Superlega. Che attacco alla Uefa sui rapporti col PSG!
Juventus, Barcellona e Real Madrid non si arrendono e sono pronti a tornare alla carica col progetto di una Superlega europea. Rispetto alla prima proposta, naufragata nello spazio di pochi giorni e che ha trovato la ferma condanna da parte della Uefa, i tre club - che secondo il Telegraph hanno continuato ad intrattenere contatti anche nelle scorse settimane - hanno in mente di ripresentare sul tavolo una nuova competizione che prenda il posto dell'attuale Champions League ma con delle novità sostanziali. In primis una lega che non sia più completamente chiusa, ma che garantisca una quota di partecipanti che si conquisti l'accesso in base ai piazzamenti nei rispettivi campionati nazionali.
Andrea Agnelli, Joan Laporta e Florentino Perez hanno redatto pure un documento molto dettagliato col quale evidenziano le responsabilità della Uefa nella mancata valorizzazione dei club con l'attuale format della Champions League e i punti critici della gestione del presidente Ceferin, ormai legato a doppia mandata al numero uno del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi, che è anche presidente dell'ECA dopo l'uscita di scena dello stesso Agnelli: "La UEFA ha stretti legami con alcuni proprietari di club di Stati non membri che sono sponsor commerciali di determinate competizioni e club, sono i principali acquirenti dei diritti televisivi per le competizioni gestite dall’Uefa e che siedono nell’Uefa comitato esecutivo, mentre presiedono l’ECA senza alcun processo elettorale trasparente. Dato che all’interno dell’UE un club non può beneficiare degli aiuti di Stato del proprio Stato membro, perché dovrebbe essere consentito che il mercato del calcio venga stravolto, a beneficio esclusivo di pochi club statali, a causa degli aiuti di Stato in arrivo da Stati non membri?".
Andrea Agnelli, Joan Laporta e Florentino Perez hanno redatto pure un documento molto dettagliato col quale evidenziano le responsabilità della Uefa nella mancata valorizzazione dei club con l'attuale format della Champions League e i punti critici della gestione del presidente Ceferin, ormai legato a doppia mandata al numero uno del Paris Saint-Germain Nasser Al-Khelaifi, che è anche presidente dell'ECA dopo l'uscita di scena dello stesso Agnelli: "La UEFA ha stretti legami con alcuni proprietari di club di Stati non membri che sono sponsor commerciali di determinate competizioni e club, sono i principali acquirenti dei diritti televisivi per le competizioni gestite dall’Uefa e che siedono nell’Uefa comitato esecutivo, mentre presiedono l’ECA senza alcun processo elettorale trasparente. Dato che all’interno dell’UE un club non può beneficiare degli aiuti di Stato del proprio Stato membro, perché dovrebbe essere consentito che il mercato del calcio venga stravolto, a beneficio esclusivo di pochi club statali, a causa degli aiuti di Stato in arrivo da Stati non membri?".